Settimio Severo prese il potere con le armi, ma pretese di essere erede di Pertinace, e ne celebrò la divinizzazione, poi si pose come l'erede e il figlio di M.Aurelio e divinizzò il preteso fratello Commodo. Il ruolo della celebrazione del funerale o della divinizzazione spettava all'erede. Anche i suoi successori vantarono paternità fittizie per legittimare il loro potere, come se fosse esistita una successione ininterrotta nella gestione del sommo potere di padre in figlio.

L'eredità politica al tempo dei Severi

MASTROCINQUE, Attilio
2011-01-01

Abstract

Settimio Severo prese il potere con le armi, ma pretese di essere erede di Pertinace, e ne celebrò la divinizzazione, poi si pose come l'erede e il figlio di M.Aurelio e divinizzò il preteso fratello Commodo. Il ruolo della celebrazione del funerale o della divinizzazione spettava all'erede. Anche i suoi successori vantarono paternità fittizie per legittimare il loro potere, come se fosse esistita una successione ininterrotta nella gestione del sommo potere di padre in figlio.
2011
9788876892639
storia romana; diritto romano; i Severi
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