Nella complessa genesi della prima tragedia di Manzoni, «Il conte di Carmagnola», gioca un ruolo importante il modello della tragedia greca. In particolare, il coro dei «Sette a Tebe» è stato chiamato in causa, già dal Raynouard nel 1823, come termine di paragone per il coro che descrive e commenta la battaglia di Maclodio. Attraverso confronti con il dibattito teatrale francese e tedesco e una dettagliata analisi della traduzione del coro di Eschilo pubblicata da Giovanni Battista Niccolini nel 1816, lo studio mette in evidenza l'interesse di Manzoni per la tragedia greca come archetipo di teatro nazionale e, insieme, il distacco del suo coro dalle suggestioni “sublimi” a favore di una lamentazione cristiana sui mali di ogni guerra.
Manzoni e la tragedia greca: il coro del Carmagnola e il modello dei Sette a Tebe
SANDRINI, Giuseppe
2011-01-01
Abstract
Nella complessa genesi della prima tragedia di Manzoni, «Il conte di Carmagnola», gioca un ruolo importante il modello della tragedia greca. In particolare, il coro dei «Sette a Tebe» è stato chiamato in causa, già dal Raynouard nel 1823, come termine di paragone per il coro che descrive e commenta la battaglia di Maclodio. Attraverso confronti con il dibattito teatrale francese e tedesco e una dettagliata analisi della traduzione del coro di Eschilo pubblicata da Giovanni Battista Niccolini nel 1816, lo studio mette in evidenza l'interesse di Manzoni per la tragedia greca come archetipo di teatro nazionale e, insieme, il distacco del suo coro dalle suggestioni “sublimi” a favore di una lamentazione cristiana sui mali di ogni guerra.File | Dimensione | Formato | |
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