La complessità delle articolazioni, e soprattutto il tentativo di ricomprendere i diversi momenti dell’esperienza umana all’interno di una visione unitaria, può forse suscitare in chi si accosti per la prima volta ai testi di Bernard Lonergan una sorta di sconcerto e di disorientamento, soprattutto quando tali testi si diffondono in modo analitico nelle pur doverose distinzioni che i singoli argomenti di volta in volta richiedono. A uno sguardo complessivo, sembra prevalere l’interesse metodologico, che suggerisce modalità diverse e distinzioni sempre più articolate, sia pure nel sostanziale impianto unitario che va oltre il campo specifico dell’approfondimento teologico, per indicare uno stile di ricerca in grado di esprimere in modo significativo la specificità dei diversi ambiti. L’impressione che si ricava da questo primo approccio è destinata tuttavia ben presto a lasciare spazio all’emergere progressivo di una visione unitaria e coerente, che può essere indicata, così come si è cercato in questo lavoro di suggerire, in una sorta di cammino a ritroso che da Method in Theology ritorni alle pagine decisive di Insight e, ancora più indietro, agli studi sul verbum mentis nel pensiero di san Tommaso. In tale cammino occupa un ruolo particolarmente significativo proprio l’approfondimento della prospettiva ermeneutica, che va in qualche modo sottratta alla frammentarietà delle distinzioni e all’aridità del metodo, per acquisire pregnanza filosofica in riferimento alla visione d’insieme che lo sguardo dell’interprete riesce a cogliere in virtù del ruolo imprescindibile svolto dall’interiorità del soggetto. Sia pure all’interno di una visione complessiva di realismo metafisico, che viene a distinguere la prospettiva di Lonergan rispetto agli sviluppi dell’ermeneutica di derivazione heideggeriana, non va comunque dimenticato il ruolo centrale che il soggetto svolge nella ricostruzione delle più diverse articolazioni del sapere. Di qui la centralità del problema ermeneutico, che trova nell’insight, ossia nella visione d’insieme con cui il soggetto si pone di fronte alla realtà e al mondo della cultura, il proprio nucleo essenziale, in forza di un legame imprescindibile tra ogni interpretazione e l’interiorità del soggetto.

The aim of this study is to convey the thrust of Bernard Lonergan’s method in terms of a hermeneutics of interiority as cognitive and as existential. But method has not conventionally been conceived of as hermeneutical. It might help to reduce the novelty of this idea if we recall that neither had philosophy commonly been thought to be hermeneutical; nor had hermeneutics been traditionally thought of as anything more than the art of interpretation. The genesis of philosophical hermeneutics is rather similar to the rise of method in Lonergan’s perhaps unusual sense. Besides the hermeneutical nature of basic method, Lonergan’s work has also been hermeneutical in the sense of his unique realization of the Leonine program of vetera novis augere et perficere. Finally, philosophy as hermeneutical is not simply the serious reading of classical texts of philosophy; but it is also and integrally the lifting up into fullest possible luminosity of just what is going on when one does this “reading” authentically: What I do as a matter of fact when I read, understand, interpret, translate is intimately bound up with what I am. Meeting this issue squarely means crossing over the threshold into the hermeneutics of interiority as cognitive and existential. And that is basic method in Lonergan’s sense.

Comprendere e essere: lo sviluppo della questione ermeneutica nel pensiero di Bernard Lonergan

DE SANTIS, Chiara
2011-01-01

Abstract

The aim of this study is to convey the thrust of Bernard Lonergan’s method in terms of a hermeneutics of interiority as cognitive and as existential. But method has not conventionally been conceived of as hermeneutical. It might help to reduce the novelty of this idea if we recall that neither had philosophy commonly been thought to be hermeneutical; nor had hermeneutics been traditionally thought of as anything more than the art of interpretation. The genesis of philosophical hermeneutics is rather similar to the rise of method in Lonergan’s perhaps unusual sense. Besides the hermeneutical nature of basic method, Lonergan’s work has also been hermeneutical in the sense of his unique realization of the Leonine program of vetera novis augere et perficere. Finally, philosophy as hermeneutical is not simply the serious reading of classical texts of philosophy; but it is also and integrally the lifting up into fullest possible luminosity of just what is going on when one does this “reading” authentically: What I do as a matter of fact when I read, understand, interpret, translate is intimately bound up with what I am. Meeting this issue squarely means crossing over the threshold into the hermeneutics of interiority as cognitive and existential. And that is basic method in Lonergan’s sense.
2011
Ermeneutica; interiorità; soggetto; orizzonte
La complessità delle articolazioni, e soprattutto il tentativo di ricomprendere i diversi momenti dell’esperienza umana all’interno di una visione unitaria, può forse suscitare in chi si accosti per la prima volta ai testi di Bernard Lonergan una sorta di sconcerto e di disorientamento, soprattutto quando tali testi si diffondono in modo analitico nelle pur doverose distinzioni che i singoli argomenti di volta in volta richiedono. A uno sguardo complessivo, sembra prevalere l’interesse metodologico, che suggerisce modalità diverse e distinzioni sempre più articolate, sia pure nel sostanziale impianto unitario che va oltre il campo specifico dell’approfondimento teologico, per indicare uno stile di ricerca in grado di esprimere in modo significativo la specificità dei diversi ambiti. L’impressione che si ricava da questo primo approccio è destinata tuttavia ben presto a lasciare spazio all’emergere progressivo di una visione unitaria e coerente, che può essere indicata, così come si è cercato in questo lavoro di suggerire, in una sorta di cammino a ritroso che da Method in Theology ritorni alle pagine decisive di Insight e, ancora più indietro, agli studi sul verbum mentis nel pensiero di san Tommaso. In tale cammino occupa un ruolo particolarmente significativo proprio l’approfondimento della prospettiva ermeneutica, che va in qualche modo sottratta alla frammentarietà delle distinzioni e all’aridità del metodo, per acquisire pregnanza filosofica in riferimento alla visione d’insieme che lo sguardo dell’interprete riesce a cogliere in virtù del ruolo imprescindibile svolto dall’interiorità del soggetto. Sia pure all’interno di una visione complessiva di realismo metafisico, che viene a distinguere la prospettiva di Lonergan rispetto agli sviluppi dell’ermeneutica di derivazione heideggeriana, non va comunque dimenticato il ruolo centrale che il soggetto svolge nella ricostruzione delle più diverse articolazioni del sapere. Di qui la centralità del problema ermeneutico, che trova nell’insight, ossia nella visione d’insieme con cui il soggetto si pone di fronte alla realtà e al mondo della cultura, il proprio nucleo essenziale, in forza di un legame imprescindibile tra ogni interpretazione e l’interiorità del soggetto.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11562/350982
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