Le scelte in ordine alla delimitazione dell’area di consolidamento possono essere inficiate da politiche di bilancio volte a rappresentare una preordinata performance di gruppo. Gli standard setter internazionali e americani accolgono concezioni di area di consolidamento che discendono da diverse culture contabili e in particolare dalle teorie di gruppo, che ispirano le modalità con cui il gruppo è rappresentato nel bilancio consolidato. Principalmente il perimetro di gruppo può essere delimitato in relazione al criterio della “proprietà” – secondo cui rientrano nell’area di consolidamento le società di cui la capogruppo detiene la maggioranza del capitale sociale – oppure in relazione al criterio del “controllo” – secondo cui le società controllate sono quelle legate alla capogruppo da sostanziali rapporti di dominanza, che possono concretizzarsi attraverso molteplici forme (rapporti contrattuali, patti parasociali, relazioni di business e così via). Lo IASB accoglie il criterio del controllo, mentre il FASB ha adottato fino a qualche anno fa il criterio della proprietà, ma si è recentemente uniformato all’approccio dello IASB. Il lavoro si propone di perseguire i seguenti obiettivi: 1. analizzare l’evoluzione della nozione di controllo accolta dai principi contabili internazionali (IAS/IFRS) e dai principi contabili americani (US GAAP); 2. verificare l’influenza degli standards sulle scelte partecipative, in particolare: a. testare se le imprese sono influenzate dai cambiamenti intervenuti negli standard contabili in tema di bilancio consolidato; b. riscontrare la presenza o meno di comportamenti opportunistici che informano le scelte partecipative. Al fine di perseguire gli obiettivi della ricerca è stata condotta una ricerca empirica attraverso un’analisi statistica descrittiva e inferenziale multivariata delle scelte partecipative operate delle società capogruppo, rappresentate tramite la percentuale di proprietà che ciascuna società quotata rientrante nel campione detiene nel capitale sociale delle proprie società partecipate. L’analisi è stata condotta su due campioni di società quotate: un campione di società quotate italiane e un campione di società quotate statunitensi, nel periodo tra il 2004 e il 2008, anni in cui si sono avvicendati i principali mutamenti nei principi contabili relativi al tema studiato. Le evidenze empiriche confermano l’esistenza di politiche di bilancio attuate attraverso la percentuale di proprietà. Ciò costituisce un segnale sintomatico del fatto che i redattori del bilancio consolidato sono ancorati al criterio della “proprietà” per la delimitazione del perimetro di consolidamento, nonostante le disposizioni dei principi contabili accolgano il criterio del “controllo”. Il lavoro offre spunti di riflessione in merito all’importanza che i redattori del bilancio consolidato attribuiscono alla “proprietà”, inserendosi nel dibattito scientifico che riguarda la preferenza di standard contabili “bright line”, ovvero fondati su regole oggettive qual è il criterio della “proprietà”, piuttosto che “principle based”, ovvero fondati su principi che lasciano spazio a valutazioni soggettive e discrezionali, come accade per l’effetto dell’impiego del criterio del “controllo”.

The consolidation area could be affected by aggressive accounting choices aimed to represent a preordered group performance. The International and American standard setters accept different concept about the consolidation area that come down from different accounting culture and, in particular, from the group theories, that inspire the way in which the group has to be represented in the consolidated statement. Basically the consolidation area could be delimited with respect of the “ownership” criteria – which says that all the subsidiaries where the parent company own the majority of the voting right have to be included in the consolidation area – or with respect to the “control” criteria – which says that the subsidiaries that have to be included in the consolidation area are those linked to the parent by substantial relationship of dominance, that could be achieved in multiple ways (contractual relations, corporate agreements, business relations). The IASB follows the control criteria, while the FASB has been adopting the ownership criteria until some years ago, but it has recently uniformed to the IASB approach. The research pursues the following goals: 1. to analyze the evolution of the control notion in the IAS/IFRS and in the US GAAP; 2. to verify the impact of the accounting standards on the ownership choices, in particular: a. to test whether the companies are influenced by the changes occurred in the accounting standard about the consolidation area; b. to discover the extent of opportunistic behavior that inspire the ownership choices. To pursue the goals an empirical research has been carried on through a statistic descriptive and inferential analysis on the ownership choices of the parent companies. These choices are measured by the ownership percentage that each parent company of the sample own in the voting rights of the subsidiaries. The analysis has been carried on two samples of listed companies: a sample of Italian listed companies and a sample of US listed companies, in the period from the 2004 to the 2008, when the main changes on the accounting principle have occurred. The empirical evidence confirms the extent of aggressive accounting realized through the ownership percentage. This signals that companies are more willing to follow the “ownership” criteria, although the accounting standards prescribe the “control” criteria. The research provides insights about the role that companies ascribe to the “ownership” criteria, in the scientific debate concerning the preference to “bright line” standards, as the “ownership” criteria is, rather than “principle based”, that leave space to subjective and discretional choices, as it occurs applying the “control” approach.

"Proprieta" e "controllo" nelle scelte di consolidamento. Evidenze empiriche in Italia e negli Stati Uniti

ROSSIGNOLI, Francesca
2011-01-01

Abstract

The consolidation area could be affected by aggressive accounting choices aimed to represent a preordered group performance. The International and American standard setters accept different concept about the consolidation area that come down from different accounting culture and, in particular, from the group theories, that inspire the way in which the group has to be represented in the consolidated statement. Basically the consolidation area could be delimited with respect of the “ownership” criteria – which says that all the subsidiaries where the parent company own the majority of the voting right have to be included in the consolidation area – or with respect to the “control” criteria – which says that the subsidiaries that have to be included in the consolidation area are those linked to the parent by substantial relationship of dominance, that could be achieved in multiple ways (contractual relations, corporate agreements, business relations). The IASB follows the control criteria, while the FASB has been adopting the ownership criteria until some years ago, but it has recently uniformed to the IASB approach. The research pursues the following goals: 1. to analyze the evolution of the control notion in the IAS/IFRS and in the US GAAP; 2. to verify the impact of the accounting standards on the ownership choices, in particular: a. to test whether the companies are influenced by the changes occurred in the accounting standard about the consolidation area; b. to discover the extent of opportunistic behavior that inspire the ownership choices. To pursue the goals an empirical research has been carried on through a statistic descriptive and inferential analysis on the ownership choices of the parent companies. These choices are measured by the ownership percentage that each parent company of the sample own in the voting rights of the subsidiaries. The analysis has been carried on two samples of listed companies: a sample of Italian listed companies and a sample of US listed companies, in the period from the 2004 to the 2008, when the main changes on the accounting principle have occurred. The empirical evidence confirms the extent of aggressive accounting realized through the ownership percentage. This signals that companies are more willing to follow the “ownership” criteria, although the accounting standards prescribe the “control” criteria. The research provides insights about the role that companies ascribe to the “ownership” criteria, in the scientific debate concerning the preference to “bright line” standards, as the “ownership” criteria is, rather than “principle based”, that leave space to subjective and discretional choices, as it occurs applying the “control” approach.
2011
Proprietà; controllo; area di consolidamento
Le scelte in ordine alla delimitazione dell’area di consolidamento possono essere inficiate da politiche di bilancio volte a rappresentare una preordinata performance di gruppo. Gli standard setter internazionali e americani accolgono concezioni di area di consolidamento che discendono da diverse culture contabili e in particolare dalle teorie di gruppo, che ispirano le modalità con cui il gruppo è rappresentato nel bilancio consolidato. Principalmente il perimetro di gruppo può essere delimitato in relazione al criterio della “proprietà” – secondo cui rientrano nell’area di consolidamento le società di cui la capogruppo detiene la maggioranza del capitale sociale – oppure in relazione al criterio del “controllo” – secondo cui le società controllate sono quelle legate alla capogruppo da sostanziali rapporti di dominanza, che possono concretizzarsi attraverso molteplici forme (rapporti contrattuali, patti parasociali, relazioni di business e così via). Lo IASB accoglie il criterio del controllo, mentre il FASB ha adottato fino a qualche anno fa il criterio della proprietà, ma si è recentemente uniformato all’approccio dello IASB. Il lavoro si propone di perseguire i seguenti obiettivi: 1. analizzare l’evoluzione della nozione di controllo accolta dai principi contabili internazionali (IAS/IFRS) e dai principi contabili americani (US GAAP); 2. verificare l’influenza degli standards sulle scelte partecipative, in particolare: a. testare se le imprese sono influenzate dai cambiamenti intervenuti negli standard contabili in tema di bilancio consolidato; b. riscontrare la presenza o meno di comportamenti opportunistici che informano le scelte partecipative. Al fine di perseguire gli obiettivi della ricerca è stata condotta una ricerca empirica attraverso un’analisi statistica descrittiva e inferenziale multivariata delle scelte partecipative operate delle società capogruppo, rappresentate tramite la percentuale di proprietà che ciascuna società quotata rientrante nel campione detiene nel capitale sociale delle proprie società partecipate. L’analisi è stata condotta su due campioni di società quotate: un campione di società quotate italiane e un campione di società quotate statunitensi, nel periodo tra il 2004 e il 2008, anni in cui si sono avvicendati i principali mutamenti nei principi contabili relativi al tema studiato. Le evidenze empiriche confermano l’esistenza di politiche di bilancio attuate attraverso la percentuale di proprietà. Ciò costituisce un segnale sintomatico del fatto che i redattori del bilancio consolidato sono ancorati al criterio della “proprietà” per la delimitazione del perimetro di consolidamento, nonostante le disposizioni dei principi contabili accolgano il criterio del “controllo”. Il lavoro offre spunti di riflessione in merito all’importanza che i redattori del bilancio consolidato attribuiscono alla “proprietà”, inserendosi nel dibattito scientifico che riguarda la preferenza di standard contabili “bright line”, ovvero fondati su regole oggettive qual è il criterio della “proprietà”, piuttosto che “principle based”, ovvero fondati su principi che lasciano spazio a valutazioni soggettive e discrezionali, come accade per l’effetto dell’impiego del criterio del “controllo”.
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