Il presente contemporaneo si presente vieppiù in forma oscura e labirintica. Se vi sarà una via d’uscita, ess si rivelerà essere una via traversa, tortuosa e impervia. Il filo d’Arianna costituisce la sottile linea della salvezza: segue mimeticamente il movimento interiore del labirinto e, in tal modo, lo comprende; comprendere qualcosa, significa saperla esprimere, tradurre e interpretare. In questo senso può essere letta anche la versione del mito in cui Arianna è associata alla luna, cioè alla pallida luce della notte; Arianna sarebbe dunque colei che nell’oscurità del labirinto riesce a vedere. È in gioco la possibilità di tradurre in modo critico le forme culturali passate, attraverso la crisi presente, alla ricerca di un futuro possibile. Si tratta di trovare ricordi al futuro, momenti del passato cioè che siano capaci di accompagnare il viaggio del presente e dischiudere orizzonti altri. Tali ricordi al futuro, ripercorsi attraverso le riflessioni su Beckett, Picasso, Spengler, Banfi, Adorno, Schlegel e Beethoven, costituiscono il centro assente, intorno al quale sono in costellazione i saggi del volume.

Labirinti. Saggi di estetica e di critica della cultura

Ophaelders, Markus Georg
2008-01-01

Abstract

Il presente contemporaneo si presente vieppiù in forma oscura e labirintica. Se vi sarà una via d’uscita, ess si rivelerà essere una via traversa, tortuosa e impervia. Il filo d’Arianna costituisce la sottile linea della salvezza: segue mimeticamente il movimento interiore del labirinto e, in tal modo, lo comprende; comprendere qualcosa, significa saperla esprimere, tradurre e interpretare. In questo senso può essere letta anche la versione del mito in cui Arianna è associata alla luna, cioè alla pallida luce della notte; Arianna sarebbe dunque colei che nell’oscurità del labirinto riesce a vedere. È in gioco la possibilità di tradurre in modo critico le forme culturali passate, attraverso la crisi presente, alla ricerca di un futuro possibile. Si tratta di trovare ricordi al futuro, momenti del passato cioè che siano capaci di accompagnare il viaggio del presente e dischiudere orizzonti altri. Tali ricordi al futuro, ripercorsi attraverso le riflessioni su Beckett, Picasso, Spengler, Banfi, Adorno, Schlegel e Beethoven, costituiscono il centro assente, intorno al quale sono in costellazione i saggi del volume.
2008
9788884837547
Cultura; Critica; Musica; Pittura; Filosofia della Storia; Teatro; Letteratura
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