L’obiettivo della ricerca “La Pedagogia e la Comunicazione interculturale nella Pubblica Amministrazione” consiste nell’indagare il modo in cui gli enti pubblici comunicano nei confronti dei cittadini stranieri al fine di elaborare alcune proposte – alla luce della Pedagogia e della Comunicazione interculturale – che rendano più efficiente ed efficace lo scambio di informazioni tra l’istituzione e l’utenza straniera. La presente ricerca, a carattere espressamente esplorativo e condotta su un campione non rappresentativo, si sviluppa all’interno di un settore complesso e di non facile accesso, di conseguenza l’intento non è quello di dare risultati generalizzabili. Al contrario, si vuole far luce su un settore ancora poco indagato, nella speranza che una maggiore consapevolezza dei rischi e delle opportunità che caratterizzano le relazioni multiculturali possa essere un punto di partenza per un maggiore coinvolgimento da parte delle istituzioni al fine di promuovere dei cambiamenti che determinino così una maggiore attenzione per la formazione del personale. La presente ricerca è stata condotta su una popolazione composta da Comuni capoluogo di provincia. Tale scelta è stata effettuata dal momento che il Comune è il principale ente di riferimento a cui gli stranieri si rivolgono per le pratiche amministrative quotidiane. Per la definizione del campione sono stati considerati i Comuni capoluogo di provincia con una presenza straniera superiore alle 3.000 unità individuati sulla base di dati di tipo quantitativo forniti dall’Istat sulle presenze straniere in Italia al 31 dicembre 2007 per un totale di 70 enti. La metodologia impiegata nel presente lavoro è di tipo qualitativo utilizzando l’intervista semistrutturata come metodo d’indagine. Per l’individuazione dei soggetti per l’intervista, nella fase preliminare è stata somministrata una scheda informativa al campione di riferimento. Dalla ricerca emerge che oggi le Pubbliche Amministrazioni si presentano impreparate ad affrontare le nuove sfide determinate dalle situazioni multiculturali. Anche nel settore pubblico si deve imparare a guardare e leggere la realtà a partire da ipotesi interpretative molteplici e diverse, a confrontare tali forme di lettura e ad accorgersi che più sguardi interpretativi ci rimandano un’immagine molto più articolata e complessa della realtà. A seguito del lavoro svolto, si può affermare la centralità del ruolo della Pedagogia: essa dovrebbe preparare alla costruzione di identità dialogiche per una comprensione reciproca, che siano quindi pronte all’interpenetrazione tra culture sempre mantenendo la ricchezza dei loro patrimoni culturali. Nei processi di integrazione di una persona straniera sul territorio, dalla ricerca emerge in modo forte il ruolo primario giocato dalle modalità attraverso le quali viene ad essere gestito il rapporto con la Pubblica Amministrazione. L’attuale situazione non facilita tuttavia il processo di integrazione ma, al contrario, non fa altro che rafforzare l’idea di una società pluriculturale, in cui ogni gruppo deve restare chiuso al suo interno. Nei casi in cui è stato pensato un canale di comunicazione specifico per gli stranieri ci si ferma soltanto ad un livello di “ghettizzazione”, che determina esclusione sociale e che non aiuta l’integrazione dei cittadini stranieri. In molti casi si tratta di una comunicazione elitaria, rivolta a coloro che già sanno; a livello di contenuti occorre concentrarsi di più sui reali funzionamenti e dinamiche cittadini. Dall’analisi dei dati raccolti si può rilevare che i progetti migliori e più incisivi sul territorio sono quelli che investono nella formazione del personale in termini di competenze comunicative. Una comunicazione efficace consente infatti di contrastare la visione negativa del fenomeno migratorio. Una comunicazione da intendersi in modo interculturale, attraverso la quale diventa possibile approfondire la consapevolezza dei propri presupposti vedendo nella differenza occasioni di riflessione. Possiamo così affermare la necessità da parte delle Pubbliche Amministrazioni di una conoscenza approfondita della realtà di riferimento, del contesto in cui si opera e si agisce, dei destinatari dei propri messaggi e delle proprie azioni. Occorre inoltre passare da una comunicazione di regole a una comunicazione di valori grazie alla quale deve nascere una nuova consapevolezza all’interno degli apparati pubblici: quella di dover iniziare a parlare e comunicare con i nuovi cittadini, ciascuno con le sue caratteristiche, necessità e problematiche.

The main goal of the research “Pedagogy and Intercultural Communication in Public Administration” is to investigate the way in which Public Administration communicates with foreign citizens in order to elaborate some proposals – in the light Pedagogy and Intercultural Communication – which make more efficient and effective the exchange of information between institution and the foreign users. This research, that has clearly an explorative nature and that was conducted on a non representative sample, develops in a complex sector, which is difficult to access, therefore to obtain general results is not the purpose. On the contrary, it tries to thorw light upon a sector still not much explored, in the hope that a greater awareness of risks and opportunities that characterize the intercultural relationships can be the point of departure for a bigger involvement by Public Administration in order to promote changes that lead to a greater attention to staff education. This study was made on a statistic population of Municipalities of capitals of Province. This choice was made because the Municipality is the main authority to which foreign citizens turn for the daily bureaucratic activities. In order to define the representative sample were considered the Municipalities of capitals of Province with a foreign presence bigger than 3.000 units, on the basis of Istat quantitative data about the foreign presences in Italy at December 2007. There were found 70 institutions. The methodology used in this study is qualitative and it is based on the semistructured interview as research method. In order to find the right subjects for the interview, at the preliminary stage of the research an informative form was given to the reference sample. This research shows that today’s Public Administrations are not prepared to face the new challenges arising from multicultural situations. Also in the public sector it is necessary to learn to face and to read reality from various and different, interpretative hypothesis , to compare these forms of reading and to realize that different interpretations give us a much more articulate and complex picture of reality. The research clearly shows that in the process of integration of a foreign person on the territory, the way in which the relation with the Public Administration is managed has a primary role. The actual situation doesn’t make easier the process of integration, but makes stronger the idea of a pluri-cultural society, where every group must be closed in itself. In the cases where it was thought a specific communication channel for foreign citizens, the process stopped at a level of “ghettoization” that determines social exclusion and doesn’t help the integration of foreign citizens. In many cases, this communication is too selected and addressed to those who already know; about contents, it is necessary to pay more attention to the real town dynamics. As a result of this work, we can highlight the central role of Pedagogy: it should prepare for the construction of dialogic identities for a mutual understanding , which should be ready to the interpenetration between different cultures always keeping the richness of their own cultural heritages. From the analysis of collected data it is possible to note that the best and effective projects on the territory are those that invest in staff training in terms of a communication skills. An effective communication makes possible to fight the negative vision of the migratory phenomenon. This will be an intercultural communication through which it will be possible to go deeper into the awareness of one’s assumptions considering the difference as opportunity for reflection. We can point out the need for Public Administrations of a deeper knowledge of the reality of reference, of the context in which they are working and acting, of their messages and actions. It’s also necessary to move from a communication based on rules to a communication based on values, that will help to build a new awareness inside public services: that of having to start talking and communicating with new citizens each with its own characteristics, needs and problems.

Pedagogia e Comunicazione interculturale nelle Pubbliche Amministrazioni

MAURONER, Sara
2011-01-01

Abstract

The main goal of the research “Pedagogy and Intercultural Communication in Public Administration” is to investigate the way in which Public Administration communicates with foreign citizens in order to elaborate some proposals – in the light Pedagogy and Intercultural Communication – which make more efficient and effective the exchange of information between institution and the foreign users. This research, that has clearly an explorative nature and that was conducted on a non representative sample, develops in a complex sector, which is difficult to access, therefore to obtain general results is not the purpose. On the contrary, it tries to thorw light upon a sector still not much explored, in the hope that a greater awareness of risks and opportunities that characterize the intercultural relationships can be the point of departure for a bigger involvement by Public Administration in order to promote changes that lead to a greater attention to staff education. This study was made on a statistic population of Municipalities of capitals of Province. This choice was made because the Municipality is the main authority to which foreign citizens turn for the daily bureaucratic activities. In order to define the representative sample were considered the Municipalities of capitals of Province with a foreign presence bigger than 3.000 units, on the basis of Istat quantitative data about the foreign presences in Italy at December 2007. There were found 70 institutions. The methodology used in this study is qualitative and it is based on the semistructured interview as research method. In order to find the right subjects for the interview, at the preliminary stage of the research an informative form was given to the reference sample. This research shows that today’s Public Administrations are not prepared to face the new challenges arising from multicultural situations. Also in the public sector it is necessary to learn to face and to read reality from various and different, interpretative hypothesis , to compare these forms of reading and to realize that different interpretations give us a much more articulate and complex picture of reality. The research clearly shows that in the process of integration of a foreign person on the territory, the way in which the relation with the Public Administration is managed has a primary role. The actual situation doesn’t make easier the process of integration, but makes stronger the idea of a pluri-cultural society, where every group must be closed in itself. In the cases where it was thought a specific communication channel for foreign citizens, the process stopped at a level of “ghettoization” that determines social exclusion and doesn’t help the integration of foreign citizens. In many cases, this communication is too selected and addressed to those who already know; about contents, it is necessary to pay more attention to the real town dynamics. As a result of this work, we can highlight the central role of Pedagogy: it should prepare for the construction of dialogic identities for a mutual understanding , which should be ready to the interpenetration between different cultures always keeping the richness of their own cultural heritages. From the analysis of collected data it is possible to note that the best and effective projects on the territory are those that invest in staff training in terms of a communication skills. An effective communication makes possible to fight the negative vision of the migratory phenomenon. This will be an intercultural communication through which it will be possible to go deeper into the awareness of one’s assumptions considering the difference as opportunity for reflection. We can point out the need for Public Administrations of a deeper knowledge of the reality of reference, of the context in which they are working and acting, of their messages and actions. It’s also necessary to move from a communication based on rules to a communication based on values, that will help to build a new awareness inside public services: that of having to start talking and communicating with new citizens each with its own characteristics, needs and problems.
2011
pedagogia; comunicazione
L’obiettivo della ricerca “La Pedagogia e la Comunicazione interculturale nella Pubblica Amministrazione” consiste nell’indagare il modo in cui gli enti pubblici comunicano nei confronti dei cittadini stranieri al fine di elaborare alcune proposte – alla luce della Pedagogia e della Comunicazione interculturale – che rendano più efficiente ed efficace lo scambio di informazioni tra l’istituzione e l’utenza straniera. La presente ricerca, a carattere espressamente esplorativo e condotta su un campione non rappresentativo, si sviluppa all’interno di un settore complesso e di non facile accesso, di conseguenza l’intento non è quello di dare risultati generalizzabili. Al contrario, si vuole far luce su un settore ancora poco indagato, nella speranza che una maggiore consapevolezza dei rischi e delle opportunità che caratterizzano le relazioni multiculturali possa essere un punto di partenza per un maggiore coinvolgimento da parte delle istituzioni al fine di promuovere dei cambiamenti che determinino così una maggiore attenzione per la formazione del personale. La presente ricerca è stata condotta su una popolazione composta da Comuni capoluogo di provincia. Tale scelta è stata effettuata dal momento che il Comune è il principale ente di riferimento a cui gli stranieri si rivolgono per le pratiche amministrative quotidiane. Per la definizione del campione sono stati considerati i Comuni capoluogo di provincia con una presenza straniera superiore alle 3.000 unità individuati sulla base di dati di tipo quantitativo forniti dall’Istat sulle presenze straniere in Italia al 31 dicembre 2007 per un totale di 70 enti. La metodologia impiegata nel presente lavoro è di tipo qualitativo utilizzando l’intervista semistrutturata come metodo d’indagine. Per l’individuazione dei soggetti per l’intervista, nella fase preliminare è stata somministrata una scheda informativa al campione di riferimento. Dalla ricerca emerge che oggi le Pubbliche Amministrazioni si presentano impreparate ad affrontare le nuove sfide determinate dalle situazioni multiculturali. Anche nel settore pubblico si deve imparare a guardare e leggere la realtà a partire da ipotesi interpretative molteplici e diverse, a confrontare tali forme di lettura e ad accorgersi che più sguardi interpretativi ci rimandano un’immagine molto più articolata e complessa della realtà. A seguito del lavoro svolto, si può affermare la centralità del ruolo della Pedagogia: essa dovrebbe preparare alla costruzione di identità dialogiche per una comprensione reciproca, che siano quindi pronte all’interpenetrazione tra culture sempre mantenendo la ricchezza dei loro patrimoni culturali. Nei processi di integrazione di una persona straniera sul territorio, dalla ricerca emerge in modo forte il ruolo primario giocato dalle modalità attraverso le quali viene ad essere gestito il rapporto con la Pubblica Amministrazione. L’attuale situazione non facilita tuttavia il processo di integrazione ma, al contrario, non fa altro che rafforzare l’idea di una società pluriculturale, in cui ogni gruppo deve restare chiuso al suo interno. Nei casi in cui è stato pensato un canale di comunicazione specifico per gli stranieri ci si ferma soltanto ad un livello di “ghettizzazione”, che determina esclusione sociale e che non aiuta l’integrazione dei cittadini stranieri. In molti casi si tratta di una comunicazione elitaria, rivolta a coloro che già sanno; a livello di contenuti occorre concentrarsi di più sui reali funzionamenti e dinamiche cittadini. Dall’analisi dei dati raccolti si può rilevare che i progetti migliori e più incisivi sul territorio sono quelli che investono nella formazione del personale in termini di competenze comunicative. Una comunicazione efficace consente infatti di contrastare la visione negativa del fenomeno migratorio. Una comunicazione da intendersi in modo interculturale, attraverso la quale diventa possibile approfondire la consapevolezza dei propri presupposti vedendo nella differenza occasioni di riflessione. Possiamo così affermare la necessità da parte delle Pubbliche Amministrazioni di una conoscenza approfondita della realtà di riferimento, del contesto in cui si opera e si agisce, dei destinatari dei propri messaggi e delle proprie azioni. Occorre inoltre passare da una comunicazione di regole a una comunicazione di valori grazie alla quale deve nascere una nuova consapevolezza all’interno degli apparati pubblici: quella di dover iniziare a parlare e comunicare con i nuovi cittadini, ciascuno con le sue caratteristiche, necessità e problematiche.
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Sara Mauroner - Tesi dottorato - testo def.pdf

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Tipologia: Tesi di dottorato
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11562/349790
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