Dall’analisi della letteratura emerge una grave lacuna: da quando è stato stabilito l’obbligo per le aziende di assumere persone con disabilità (L. 482/68 in seguito abrogata dalla 68/99), in Italia non si sono mai compiuti studi sulla gestione della sicurezza di questi lavoratori. All’estero le ricerche risultano scarse e frammentarie, nonostante si evidenzi una maggiore attenzione al tema. Il punto critico della gestione della sicurezza sul lavoro, con particolare riferimento alla questione di nostro interesse, è la mancanza di un approccio unitario e interdisciplinare alle due tematiche disabilità e sicurezza. In uno scenario in continuo mutamento da un punto di vista tecnologico e con l’emergere di nuovi aspetti della sicurezza come la privacy e la security, i datori di lavoro e i responsabili della sicurezza si trovano spesso impreparati all’inserimento di un lavoratore con disabilità per difficoltà sia organizzative che strutturali. La ricerca che viene presentata è suddivisa in due studi. L’obiettivo del primo studio è l’individuazione delle criticità della relazione disabilità - sicurezza sul lavoro; in particolare si intende rilevare in che modo le aziende osservano gli obblighi di accessibilità, di informazione e formazione, di valutazione del rischio e di gestione delle emergenze. Si è predisposta un’indagine conoscitiva con la somministrazione di questionari di tipo quanti-qualitativo rivolti ai lavoratori con disabilità e ai dirigenti d’azienda. Sono stati raccolti e analizzati complessivamente 118 questionari. Un ulteriore step della ricerca ha previsto la raccolta di 4 interviste semi – strutturate a lavoratori con disabilità che spontaneamente ci hanno contattato per avere maggiori informazioni e per dare la loro disponibilità per ulteriori indagini. Questo ci ha permesso di approfondire alcune tematiche emerse dai questionari come particolarmente interessanti. Per quanto riguarda il secondo studio l’obiettivo è verificare se la personalizzazione dell’intervento formativo per i lavoratori con disabilità e i responsabili della sicurezza è funzionale alla promozione della cultura della sicurezza in azienda in considerazione delle problematiche specifiche legate alla disabilità. Si è progettato e attivato un percorso formativo personalizzato per 4 lavoratori con disabilità e 3 dirigenti – responsabili della sicurezza. Si è compiuta un’attenta analisi aziendale studiando documenti come il DPS, il DVR e il Bilancio Sociale e si è fatto uso dello strumento dell’intervista semistrutturata e di un test di ingresso per individuare i bisogni formativi. La valutazione dei risultati dell’attività formativa è stata compiuta sia ex post con l’utilizzo di test di uscita e di interviste semistrutturate, sia in itinere per monitorare ed eventualmente ricalibrare il corso, utilizzando diari e momenti di discussione.

Analysing the existing literature on this subject a serious gap emerges: ever since the obligation for companies to employ people with disability was introduced in Italy (by Law no. 482/68, later revoked by Law no. 68/99), no studies on the management of these workers’ security & safety have been carried out. In other countries, although research on the same subject is limited and incomplete, the issue seems to draw more attention. The crucial point in managing workplace security & safety, with specific reference to our subject, is the lack of a unitary and interdisciplinary approach to both disability and security & safety. In an ever-changing technological scenario, and with new aspects to security & safety continuously emerging – such as privacy – employers and security & safety managers are often unprepared to employ a worker with disability due to both organizational and structural problems. This investigation is divided into two different studies. The aim of the former is to identify the critical points in the ‘disability-workplace safety & security’ relation. In particular, it intends to examine how companies meet their accessibility, information, training, risk assessment and emergency management obligations. To this end, a quantity-quality survey has been designed and administered to both workers with disability and company managers. 118 questionnaires were collected and analysed. Another step in the research included administering 4 semi-structured interviews to workers with disability who contacted us spontaneously for information and made themselves available for further investigations. This allowed us to deal more thoroughly with some issues that emerged from the questionnaires as particularly interesting. The second study’s aim is to check whether the customization of the training for workers with disability and security & safety managers is functional to the promotion of security & safety culture in the workplace as applied specifically to disability issues. A customized training course for 4 workers with disability and 3 security & safety managers was developed. A careful company analysis was performed, considering documents such as social accounting, risk assessment form and security policy document, and using tools like semi-structured interviews and entrance tests to identify the training needs. The evaluation of the training’s results was carried out both ex post, using exit tests and semi-structured interviews, and in itinere, to monitor and – if necessary – fine-tune the course, by using classroom journals and discussions.

Sicurezza e disabilità nell'impresa: formazione e prevenzione. La strategia formativa della personalizzazione per una cultura della sicurezza inclusiva in azienda.

MORTARI, Serena
2011-01-01

Abstract

Analysing the existing literature on this subject a serious gap emerges: ever since the obligation for companies to employ people with disability was introduced in Italy (by Law no. 482/68, later revoked by Law no. 68/99), no studies on the management of these workers’ security & safety have been carried out. In other countries, although research on the same subject is limited and incomplete, the issue seems to draw more attention. The crucial point in managing workplace security & safety, with specific reference to our subject, is the lack of a unitary and interdisciplinary approach to both disability and security & safety. In an ever-changing technological scenario, and with new aspects to security & safety continuously emerging – such as privacy – employers and security & safety managers are often unprepared to employ a worker with disability due to both organizational and structural problems. This investigation is divided into two different studies. The aim of the former is to identify the critical points in the ‘disability-workplace safety & security’ relation. In particular, it intends to examine how companies meet their accessibility, information, training, risk assessment and emergency management obligations. To this end, a quantity-quality survey has been designed and administered to both workers with disability and company managers. 118 questionnaires were collected and analysed. Another step in the research included administering 4 semi-structured interviews to workers with disability who contacted us spontaneously for information and made themselves available for further investigations. This allowed us to deal more thoroughly with some issues that emerged from the questionnaires as particularly interesting. The second study’s aim is to check whether the customization of the training for workers with disability and security & safety managers is functional to the promotion of security & safety culture in the workplace as applied specifically to disability issues. A customized training course for 4 workers with disability and 3 security & safety managers was developed. A careful company analysis was performed, considering documents such as social accounting, risk assessment form and security policy document, and using tools like semi-structured interviews and entrance tests to identify the training needs. The evaluation of the training’s results was carried out both ex post, using exit tests and semi-structured interviews, and in itinere, to monitor and – if necessary – fine-tune the course, by using classroom journals and discussions.
2011
sicurezza sul lavoro e disabilità; security e safety e disabilità; formazione alla sicurezza e disabilità
Dall’analisi della letteratura emerge una grave lacuna: da quando è stato stabilito l’obbligo per le aziende di assumere persone con disabilità (L. 482/68 in seguito abrogata dalla 68/99), in Italia non si sono mai compiuti studi sulla gestione della sicurezza di questi lavoratori. All’estero le ricerche risultano scarse e frammentarie, nonostante si evidenzi una maggiore attenzione al tema. Il punto critico della gestione della sicurezza sul lavoro, con particolare riferimento alla questione di nostro interesse, è la mancanza di un approccio unitario e interdisciplinare alle due tematiche disabilità e sicurezza. In uno scenario in continuo mutamento da un punto di vista tecnologico e con l’emergere di nuovi aspetti della sicurezza come la privacy e la security, i datori di lavoro e i responsabili della sicurezza si trovano spesso impreparati all’inserimento di un lavoratore con disabilità per difficoltà sia organizzative che strutturali. La ricerca che viene presentata è suddivisa in due studi. L’obiettivo del primo studio è l’individuazione delle criticità della relazione disabilità - sicurezza sul lavoro; in particolare si intende rilevare in che modo le aziende osservano gli obblighi di accessibilità, di informazione e formazione, di valutazione del rischio e di gestione delle emergenze. Si è predisposta un’indagine conoscitiva con la somministrazione di questionari di tipo quanti-qualitativo rivolti ai lavoratori con disabilità e ai dirigenti d’azienda. Sono stati raccolti e analizzati complessivamente 118 questionari. Un ulteriore step della ricerca ha previsto la raccolta di 4 interviste semi – strutturate a lavoratori con disabilità che spontaneamente ci hanno contattato per avere maggiori informazioni e per dare la loro disponibilità per ulteriori indagini. Questo ci ha permesso di approfondire alcune tematiche emerse dai questionari come particolarmente interessanti. Per quanto riguarda il secondo studio l’obiettivo è verificare se la personalizzazione dell’intervento formativo per i lavoratori con disabilità e i responsabili della sicurezza è funzionale alla promozione della cultura della sicurezza in azienda in considerazione delle problematiche specifiche legate alla disabilità. Si è progettato e attivato un percorso formativo personalizzato per 4 lavoratori con disabilità e 3 dirigenti – responsabili della sicurezza. Si è compiuta un’attenta analisi aziendale studiando documenti come il DPS, il DVR e il Bilancio Sociale e si è fatto uso dello strumento dell’intervista semistrutturata e di un test di ingresso per individuare i bisogni formativi. La valutazione dei risultati dell’attività formativa è stata compiuta sia ex post con l’utilizzo di test di uscita e di interviste semistrutturate, sia in itinere per monitorare ed eventualmente ricalibrare il corso, utilizzando diari e momenti di discussione.
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