L’adenocarcinoma pancreatico rappresenta uno dei tumori più letali a causa della mancanza di trattamenti efficaci. Negli ultimi 15 anni è stato dedicato molto lavoro allo sviluppo di terapie alternative e adiuvanti per il cancro, tra le quali, l’immunoterapia sembra una delle più promettenti. L’identificazione di antigeni tumore associati è uno dei passi fondamentali, in quanto permetterà il loro uso come target dell’immunoterapia ed inoltre favorirà il monitoraggio quantitativo della risposta immune specifica in pazienti con tumore prima e durante protocolli di immunoterapia. Il nuovo antigene “cancer testis” BORIS (Brother Of the Regulator of Imprinted Sites) è stato recentemente indicato come un target promettente per immunoterapia in quanto è over espresso a livello di messaggero in molti tumori di differente istotipo, incluso l’adenocarcinoma pancreatico. Linfociti T citotossici (CTL) generati contro BORIS proteggono da un challenge di tumore in un modello murino di cancro al seno e sembrano essere altamente specifici. Nella prima parte di questo studio, abbiamo caratterizzato l’espressione di BORIS in un pannello di tessuti normali e tumorali e di linee cellulari tumorali per valutare il suo possibile utilizzo come target per l’immunoterapia pancreatica. Abbiamo trovato che l’espressione di BORIS non è stabile, ma che dipende dal microambiente. Inoltre, abbiamo trovato che BORIS è espresso in quasi tutti i tessuti normali analizzati. Presi insieme questi risultati scoraggiano l’uso di BORIS come target di un’ immunoterapia attiva. Analisi di microarray di pancreas normale, confrontati con campioni di adenocarcinoma, hanno rivelato che Survivin, Mesothelin e CEACAM5 (già conosciuti in quanto riescono a produrre una risposta immunitaria) sono candidati più promettenti come target per immunoterapia, grazie alla loro ristretta espressione nel tumore. Nella seconda parte dello studio, abbiamo analizzato l’entità dell’immunosoppressione, analizzando cellule T regolatorie (Treg) da sangue periferico di pazienti con adenocarcinoma duttale pancreatico con differenti stadi della malattia. Abbiamo trovato un aumento di Treg in pazienti localmente avanzati in confronto ai donator sani, mentre abbiamo notato una diminuzione nelle percentuali di Treg circolanti in pazienti metastatici. Poiché l’esito dell’immunoterapia è strettamente correlato alla funzionalità del sistema immunitario del paziente, una valutazione del loro stato di immunosoppressione dovrebbe rappresentare un importante criterio di arruolamento in futuri protocolli immunoterapeutici.

Pancreatic adenocarcinoma represents one of most lethal cancer due to the lack of effective treatments. In the last 15 years a lot of efforts have been dedicated to develop alternative and adjuvant therapies for cancer and, among others, immunotherapy appears one of the most promising. Identification of tumor associated antigens is one of the key steps because it will allow their use as targets for immunotherapy and also enable quantitative monitoring of immune responses to tumor cells in cancer patients and during immunotherapeutic protocols. The newly described “cancer testis” antigen BORIS (Brother Of the Regulator of Imprinted Sites) has been recently suggested as a promising target for immunotherapy since it is over expressed at the messenger level in several tumors of different histological origin, including pancreatic adenocarcinoma. Cytotoxic T Lymphocytes (CTL) generated against BORIS protect from tumor challenge in a mouse breast cancer model and seem to be highly specific. In the first part of this study, we characterized the BORIS expression in a panel of normal and cancer tissues and cancer cell lines in order to assess its possible utilization as tumor antigen target for pancreatic cancer immunotherapy. We found that BORIS expression is not stable in the cancer cells, but depends on the microenvironment. Furthermore, we found BORIS expressed in almost all normal tissues analysed. These results taken together discourage the use of BORIS as target of an active immunotherapy. Microarray analysis of normal pancreatic tissues, compared to adenocarcinoma samples, revealed that Survivin, Mesothelin and CEACAM5 (already known to be able to elicit an immune response) are more promising candidates as target of immunotherapy because of their restricted expression in tumor. In the second part of the study, we analysed the extent of immunosuppression by analysing regulatory T cells (Tregs) from peripheral blood of pancreatic ductal adenocarcinoma patients at different stages of disease. We found an increase of Tregs in locally advanced patients as compared to healthy donors, while we noticed a decrease in the percentages of circulating regulatory T cells in metastatic patients. Since immunotherapy outcome is strictly related to the patient’s immune system functionality, an evaluation of their immunosuppression status should represent an important criterion for the enrolment in future immunotherapeutic protocols.

Pancreatic cancer immunotherapy: search for new tumor antigens

COIN, Silvia
2011-01-01

Abstract

Pancreatic adenocarcinoma represents one of most lethal cancer due to the lack of effective treatments. In the last 15 years a lot of efforts have been dedicated to develop alternative and adjuvant therapies for cancer and, among others, immunotherapy appears one of the most promising. Identification of tumor associated antigens is one of the key steps because it will allow their use as targets for immunotherapy and also enable quantitative monitoring of immune responses to tumor cells in cancer patients and during immunotherapeutic protocols. The newly described “cancer testis” antigen BORIS (Brother Of the Regulator of Imprinted Sites) has been recently suggested as a promising target for immunotherapy since it is over expressed at the messenger level in several tumors of different histological origin, including pancreatic adenocarcinoma. Cytotoxic T Lymphocytes (CTL) generated against BORIS protect from tumor challenge in a mouse breast cancer model and seem to be highly specific. In the first part of this study, we characterized the BORIS expression in a panel of normal and cancer tissues and cancer cell lines in order to assess its possible utilization as tumor antigen target for pancreatic cancer immunotherapy. We found that BORIS expression is not stable in the cancer cells, but depends on the microenvironment. Furthermore, we found BORIS expressed in almost all normal tissues analysed. These results taken together discourage the use of BORIS as target of an active immunotherapy. Microarray analysis of normal pancreatic tissues, compared to adenocarcinoma samples, revealed that Survivin, Mesothelin and CEACAM5 (already known to be able to elicit an immune response) are more promising candidates as target of immunotherapy because of their restricted expression in tumor. In the second part of the study, we analysed the extent of immunosuppression by analysing regulatory T cells (Tregs) from peripheral blood of pancreatic ductal adenocarcinoma patients at different stages of disease. We found an increase of Tregs in locally advanced patients as compared to healthy donors, while we noticed a decrease in the percentages of circulating regulatory T cells in metastatic patients. Since immunotherapy outcome is strictly related to the patient’s immune system functionality, an evaluation of their immunosuppression status should represent an important criterion for the enrolment in future immunotherapeutic protocols.
2011
Immunotherapy; Cancer Testis Antigens; Treg
L’adenocarcinoma pancreatico rappresenta uno dei tumori più letali a causa della mancanza di trattamenti efficaci. Negli ultimi 15 anni è stato dedicato molto lavoro allo sviluppo di terapie alternative e adiuvanti per il cancro, tra le quali, l’immunoterapia sembra una delle più promettenti. L’identificazione di antigeni tumore associati è uno dei passi fondamentali, in quanto permetterà il loro uso come target dell’immunoterapia ed inoltre favorirà il monitoraggio quantitativo della risposta immune specifica in pazienti con tumore prima e durante protocolli di immunoterapia. Il nuovo antigene “cancer testis” BORIS (Brother Of the Regulator of Imprinted Sites) è stato recentemente indicato come un target promettente per immunoterapia in quanto è over espresso a livello di messaggero in molti tumori di differente istotipo, incluso l’adenocarcinoma pancreatico. Linfociti T citotossici (CTL) generati contro BORIS proteggono da un challenge di tumore in un modello murino di cancro al seno e sembrano essere altamente specifici. Nella prima parte di questo studio, abbiamo caratterizzato l’espressione di BORIS in un pannello di tessuti normali e tumorali e di linee cellulari tumorali per valutare il suo possibile utilizzo come target per l’immunoterapia pancreatica. Abbiamo trovato che l’espressione di BORIS non è stabile, ma che dipende dal microambiente. Inoltre, abbiamo trovato che BORIS è espresso in quasi tutti i tessuti normali analizzati. Presi insieme questi risultati scoraggiano l’uso di BORIS come target di un’ immunoterapia attiva. Analisi di microarray di pancreas normale, confrontati con campioni di adenocarcinoma, hanno rivelato che Survivin, Mesothelin e CEACAM5 (già conosciuti in quanto riescono a produrre una risposta immunitaria) sono candidati più promettenti come target per immunoterapia, grazie alla loro ristretta espressione nel tumore. Nella seconda parte dello studio, abbiamo analizzato l’entità dell’immunosoppressione, analizzando cellule T regolatorie (Treg) da sangue periferico di pazienti con adenocarcinoma duttale pancreatico con differenti stadi della malattia. Abbiamo trovato un aumento di Treg in pazienti localmente avanzati in confronto ai donator sani, mentre abbiamo notato una diminuzione nelle percentuali di Treg circolanti in pazienti metastatici. Poiché l’esito dell’immunoterapia è strettamente correlato alla funzionalità del sistema immunitario del paziente, una valutazione del loro stato di immunosoppressione dovrebbe rappresentare un importante criterio di arruolamento in futuri protocolli immunoterapeutici.
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