Il paesaggio, tema classico della ricerca geografica almeno a partire dall’Ottocento, combinazione dell’azione della natura e dell’intervento dell’uomo nelle diverse epoche, è stato oggetto di un recente recupero grazie alla Convenzione Europea del Paesaggio che ne ha rielaborato il concetto sottolineandone la dimensione sociale e identitaria. Proprio qui emerge il legame tra paesaggio e rappresentazione, un legame in qualche misura oscurato dall’ambiguità intrinseca al concetto stess l’idea di «paesaggio» allude insieme a un settore della realtà geografica e alla rappresentazione che se ne fa, alle «cose» e alla loro «figurazione». Per tutto questo, una consapevole e coerente lettura analitica del paesaggio e della sua evoluzione passata e possibile deve prendere in conto una pluralità di aspetti. Tra questi, in primo luogo, quei dati documentali che consentano di riconoscere i valori e i significati stratificati nella costruzione del paesaggio; gli elementi che portano a individuare le ragioni e i modi della rappresentazione che del paesaggio si è data e si dà; il senso identitario che è possibile desumere dall’esito della costruzione e, più ancora, della rappresentazione del paesaggio, cioè della cartografia. Il gruppo di ricerca, ha inteso «cartografia» nel senso ampio del termine e in un’accezione transcalare – come transcalare deve essere lo studio del paesaggio – includendovi cioè le carte geografiche, le mappe catastali e simili, le piante urbane, le vedute pittoriche, la cartografia tematica, la cartografia informatica fino ai più recenti sviluppi... Questo volume testimonia di una parte almeno del percorso, variegato e multiforme, che il gruppo si è sforzato di seguire, senza la pretesa di arrivare a fornire risposte ultimative, ma nella convinzione di poter dare contributi, specifici o generali, applicativi o teorici, utili alle discussioni in corso.
Cartografia di paesaggi. Paesaggi nella cartografia
SALGARO, Silvino
2010-01-01
Abstract
Il paesaggio, tema classico della ricerca geografica almeno a partire dall’Ottocento, combinazione dell’azione della natura e dell’intervento dell’uomo nelle diverse epoche, è stato oggetto di un recente recupero grazie alla Convenzione Europea del Paesaggio che ne ha rielaborato il concetto sottolineandone la dimensione sociale e identitaria. Proprio qui emerge il legame tra paesaggio e rappresentazione, un legame in qualche misura oscurato dall’ambiguità intrinseca al concetto stess l’idea di «paesaggio» allude insieme a un settore della realtà geografica e alla rappresentazione che se ne fa, alle «cose» e alla loro «figurazione». Per tutto questo, una consapevole e coerente lettura analitica del paesaggio e della sua evoluzione passata e possibile deve prendere in conto una pluralità di aspetti. Tra questi, in primo luogo, quei dati documentali che consentano di riconoscere i valori e i significati stratificati nella costruzione del paesaggio; gli elementi che portano a individuare le ragioni e i modi della rappresentazione che del paesaggio si è data e si dà; il senso identitario che è possibile desumere dall’esito della costruzione e, più ancora, della rappresentazione del paesaggio, cioè della cartografia. Il gruppo di ricerca, ha inteso «cartografia» nel senso ampio del termine e in un’accezione transcalare – come transcalare deve essere lo studio del paesaggio – includendovi cioè le carte geografiche, le mappe catastali e simili, le piante urbane, le vedute pittoriche, la cartografia tematica, la cartografia informatica fino ai più recenti sviluppi... Questo volume testimonia di una parte almeno del percorso, variegato e multiforme, che il gruppo si è sforzato di seguire, senza la pretesa di arrivare a fornire risposte ultimative, ma nella convinzione di poter dare contributi, specifici o generali, applicativi o teorici, utili alle discussioni in corso.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.