I mass media, spesso, nel loro porsi narrativamente nei confronti dell’opinione pubblica, veicolano e riproducono stereotipi e nozioni di senso comune rinsaldando una visione tradizionale e acritica del mondo. Lippman (1922) sostiene che la realtà, proprio a causa della sua complessità fattoriale e dinamica, non possa essere conosciuta nel suo senso più puro. Essa può essere solo ricostruita mediante processi rappresentativi e interpretativi che l’uomo crea e negozia con il proprio gruppo sociale di riferimento. Le rappresentazioni generate tendono a semplificare gli eventi originando stereotipi e idealtipi, che permettono di organizzare forme predittive e articolare atteggiamenti conformatori, influenzano la raccolta e la valutazione dei dati stessi. I mass media scelgono e ricostruiscono gli eventi secondo matrici interpretative che predeterminano la struttura paradigmatica con cui i soggetti costruiscono il loro sapere e organizzano la vita sociale. Appare pertanto interessante, per comprendere alcune dinamiche sociali, osservare i repertori narrativi proposti dalle principali agenzie di comunicazione. La seguente ricerca si propone l’obiettivo di indagare i repertori narrativi che descrivono la presenza della donna nei seggi parlamentari italiani. L’oggetto di analisi si concentra sul modello idealtipico proposto dagli organi di stampa in quanto strumento che veicola e riproduce stereotipi sociali e fornisce al pubblico una porzione del mondo che permette agli individui di costruire rappresentazioni del reale e veicolarne atteggiamenti. La nostra indagine verte sull’analisi degli articoli in cui si riscontri la presenza parlamentale femminile, selezionati negli anni 1994 e 2009 in due testate giornalistiche a tiratura nazionale. L’analisi longitudinale ci permette di osservare i processi di cambiamento culturale proposti dalla stampa sul tema della rappresentazione delle donne nel loro ruolo di rappresentanti parlamentari.

Often the media, while positioning themselves as a medium for forming public opinion, they convey and reproduce stereotype and notions of common sense, uncritically reinforcing a traditional view of the world. Lippman (1922) argues that reality, precisely because of its complexity and dynamic factors, cannot be known in its purest sense. It can only be reconstructed through representation and interpretation processes that people create and negotiate within their social group. These representations tend to simplify the events giving rise to stereotypes and ideal types which allow to organize and articulate predictive and conformable attitudes that influence the collection and evaluation of data. The media select and reconstruct events according to interpretative matrices that predetermine the paradigmatic structure through which actors construct their knowledge and organize their social life. Therefore it is essential to scrutinise the social dynamics that are constructed and offered by the mass media. This research investigates the narrative repertoires describing the presence of women in the Italian parliamentary seats. The object of analysis focuses on the ideal-typical and desirable model proposed by the press as a means to induce and reproduce social stereotypes which offer people a portion of the world on which they construct a repersentation of reality and their behaviours. This investigation focuses on articles taken from two national newspapers containing information about women MPs from 1994 to 2009. Keywords: Women, Parliament, newspapers, narrative repertoires.

Le rappresentanze parlamentari femminili nei quotidiani: studio di un casoWomen's parliamentary representation in newspapers:a case study

BORDON, Eleonora
2011-01-01

Abstract

Often the media, while positioning themselves as a medium for forming public opinion, they convey and reproduce stereotype and notions of common sense, uncritically reinforcing a traditional view of the world. Lippman (1922) argues that reality, precisely because of its complexity and dynamic factors, cannot be known in its purest sense. It can only be reconstructed through representation and interpretation processes that people create and negotiate within their social group. These representations tend to simplify the events giving rise to stereotypes and ideal types which allow to organize and articulate predictive and conformable attitudes that influence the collection and evaluation of data. The media select and reconstruct events according to interpretative matrices that predetermine the paradigmatic structure through which actors construct their knowledge and organize their social life. Therefore it is essential to scrutinise the social dynamics that are constructed and offered by the mass media. This research investigates the narrative repertoires describing the presence of women in the Italian parliamentary seats. The object of analysis focuses on the ideal-typical and desirable model proposed by the press as a means to induce and reproduce social stereotypes which offer people a portion of the world on which they construct a repersentation of reality and their behaviours. This investigation focuses on articles taken from two national newspapers containing information about women MPs from 1994 to 2009. Keywords: Women, Parliament, newspapers, narrative repertoires.
2011
Donne; parlamento; quotidiani; repertori narrativi.
I mass media, spesso, nel loro porsi narrativamente nei confronti dell’opinione pubblica, veicolano e riproducono stereotipi e nozioni di senso comune rinsaldando una visione tradizionale e acritica del mondo. Lippman (1922) sostiene che la realtà, proprio a causa della sua complessità fattoriale e dinamica, non possa essere conosciuta nel suo senso più puro. Essa può essere solo ricostruita mediante processi rappresentativi e interpretativi che l’uomo crea e negozia con il proprio gruppo sociale di riferimento. Le rappresentazioni generate tendono a semplificare gli eventi originando stereotipi e idealtipi, che permettono di organizzare forme predittive e articolare atteggiamenti conformatori, influenzano la raccolta e la valutazione dei dati stessi. I mass media scelgono e ricostruiscono gli eventi secondo matrici interpretative che predeterminano la struttura paradigmatica con cui i soggetti costruiscono il loro sapere e organizzano la vita sociale. Appare pertanto interessante, per comprendere alcune dinamiche sociali, osservare i repertori narrativi proposti dalle principali agenzie di comunicazione. La seguente ricerca si propone l’obiettivo di indagare i repertori narrativi che descrivono la presenza della donna nei seggi parlamentari italiani. L’oggetto di analisi si concentra sul modello idealtipico proposto dagli organi di stampa in quanto strumento che veicola e riproduce stereotipi sociali e fornisce al pubblico una porzione del mondo che permette agli individui di costruire rappresentazioni del reale e veicolarne atteggiamenti. La nostra indagine verte sull’analisi degli articoli in cui si riscontri la presenza parlamentale femminile, selezionati negli anni 1994 e 2009 in due testate giornalistiche a tiratura nazionale. L’analisi longitudinale ci permette di osservare i processi di cambiamento culturale proposti dalla stampa sul tema della rappresentazione delle donne nel loro ruolo di rappresentanti parlamentari.
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