Dopo aver reso conto, in un percorso che va da En attendant Godot alle partiture gestuali dei mimodrammi e fino a Quad e alle altre pièces per la televisione, delle caratteristiche dell'opera di Beckett che attirano l'attenzone di numerosi coreografi contemporanei, si analizzano le pièces May B e Cap au pire di Maguy Marin, evidenziandone le peculiarità in un confronto ravvicinato con i testi beckettiani cui si ispirano, mettendo in luce l'evoluzione estetica che vi si delinea, per certi aspetti parallela all'itinerario creativo dello stesso Beckett. La trattazione è supportata da interviste con artisti coinvolti nella realizzazione delle due performances (F. Leick, la stessa Maguy Marin).

Tra Beckett e Maguy Marin, da “May B” a “Cap au pire”

GENETTI, Stefano
2010-01-01

Abstract

Dopo aver reso conto, in un percorso che va da En attendant Godot alle partiture gestuali dei mimodrammi e fino a Quad e alle altre pièces per la televisione, delle caratteristiche dell'opera di Beckett che attirano l'attenzone di numerosi coreografi contemporanei, si analizzano le pièces May B e Cap au pire di Maguy Marin, evidenziandone le peculiarità in un confronto ravvicinato con i testi beckettiani cui si ispirano, mettendo in luce l'evoluzione estetica che vi si delinea, per certi aspetti parallela all'itinerario creativo dello stesso Beckett. La trattazione è supportata da interviste con artisti coinvolti nella realizzazione delle due performances (F. Leick, la stessa Maguy Marin).
2010
9788896419120
letteratura francese e danza; Beckett; teatro; arti performative
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