Dottorato in filosofia, ciclo XXII, afferente alla Scuola di Dottorato in Scienze umane e Filosofia, Università degli Studi di Verona, Dipartimento di Filosofia. Tutor: Prof. Ferdinando Luigi Marcolungo Dottoranda: Laura Luchi Titolo della tesi: La Theorie von der Generation (1764) di Caspar Friedrich Wolff tra epigenesi e preformismo. Il presente lavoro di ricerca ha posto l’attenzione sulla questione della generazione e dell’origine della vita nell’opera embriologica di Caspar Friedrich Wolff (1734-1794). Egli era un medico berlinese che si occupò a fondo dell’argomento a partire dalla sua dissertazione dottorale intitolata Theoria Generationis apparsa ad Halle nel 1759, fino alle ultime ricerche sull’origine dei mostri svolte all’Accademia delle scienze di San Pietroburgo e rimaste incompiute a causa delle sua morte. La Theoria Generationis si inserisce in un dibattito sull’origine della vita molto ampio e molto antico che si sviluppò tra medici, scienziati e filosofi sin dai tempi di Aristotele. A questa prima edizione ne seguì un’altra in tedesco nel 1764 Theorie von der Generation, arricchita di altri elementi rispetto alla prima, in particolare dello dibattito con Haller, e una seconda edizione latina apparsa nel 1774. Questo dibattito presentava principalmente due visioni di fondo della questione relativa allo sviluppo della vita. L’approccio preformista considerava lo sviluppo embrionale a partire da un nucleo originario contenente gli abbozzi di tutte le parti e gli organi dell’individuo adulto. La visione epigenetica era, al contrario, di coloro che sostenevano che a partire da un nucleo originario sorgessero ex novo e in successione le diverse parti dell’embrione. A partire da queste due visioni assai diverse si sono originati molti modelli interpretativi che, parallelamente all’invenzione del microscopio, hanno dato vita ad una serie di osservazioni che smentivano o suffragavano ora l’una ora l’altra visione. In questa sede si è voluto indagare su quali siano state le peculiarità del modello epigenetico proposto da Wolff soprattutto in relazione al reazioni che la sua Theoria provocò nel mondo accademico di allora. Per questa ragione si è scelto di concentrare l’attenzione sulla Theorie von der Generation (1764); quest’opera non costituisce tanto o solamente una traduzione tedesca della Theoria del 1759, quanto invece una prima rielaborazione dei concetti esposti in precedenza, scaturita dalle critiche che la dissertazione dottorale ricevette. L’uscita di quest’opera decretò infatti l’inizio di un lunga disputa che Wolff intrattenne in particolare con Albrecht von Haller (1708-1777), un noto fisiologo convinto sostenitore della validità del preformismo. La base delle critiche e della disputa che si aprì principalmente tra Wolff e Haller era costituita dalle osservazioni su uova incubate di pollo. Al di là degli aspetti prettamente scientifici che riguardano questo tipo di osservazioni, è possibile percepire e progressivamente individuare diversi piani di tipo culturale, filosofico e religioso che si intrecciano indissolubilmente con le questioni scientifiche. E’ su questo intreccio tra filosofia e scienza che si incentra il presente lavoro e sull’importanza di riuscire a tenere presenti questi diversi piani per la comprensione effettiva della questione generativa. Il dibattito creatosi intorno a Wolff e alla sua Theoria risulta, a nostro avviso, emblematico di quanto sia importante l’utilizzo di categorie filosofiche adeguate per cogliere i fenomeni vitali al di là della parcellizzazione che si verifica assumendo un solo punto di vista su questo fenomeno.

In this writing I have put the attention on the matter of generation and the origin of life in the embryological writing Theorie von der Generation of Caspar Friedrich Wolff. In the title Theorie von der Generation in zwei Abhandlungen erklärt un bewiesen, printed in Berlin in 1764, is hidden the deep meaning of the work of Caspar Friedrich Wolff (1734-1794), who then was considered the father of modern embryology. The physician from Berlin had not only proposed a own theory of generation, but rather he wanted explain and demonstrate his theory. In this doctoral work I’ve tried to see the deeply philosophical way is written his Theorie and even the previous and more famous Theoria Generationis. The Wolff’s intention to give a rational explaination of the generative phenomenon’s functioning founds his origins in big rationalistic german tradition, particularly in the figures of Christian Wolff and Leibniz. In Caspar Friedrich Wolff this rationalistic approch is tied on all the possibilities coming from the microscope and the more advanced scientific experimentation.

La Theorie von der Generation (1764) di Caspar Friedrich Wolff tra epigenesi e preformismo

LUCHI, Laura
2010-01-01

Abstract

In this writing I have put the attention on the matter of generation and the origin of life in the embryological writing Theorie von der Generation of Caspar Friedrich Wolff. In the title Theorie von der Generation in zwei Abhandlungen erklärt un bewiesen, printed in Berlin in 1764, is hidden the deep meaning of the work of Caspar Friedrich Wolff (1734-1794), who then was considered the father of modern embryology. The physician from Berlin had not only proposed a own theory of generation, but rather he wanted explain and demonstrate his theory. In this doctoral work I’ve tried to see the deeply philosophical way is written his Theorie and even the previous and more famous Theoria Generationis. The Wolff’s intention to give a rational explaination of the generative phenomenon’s functioning founds his origins in big rationalistic german tradition, particularly in the figures of Christian Wolff and Leibniz. In Caspar Friedrich Wolff this rationalistic approch is tied on all the possibilities coming from the microscope and the more advanced scientific experimentation.
2010
teoria della generazione
Dottorato in filosofia, ciclo XXII, afferente alla Scuola di Dottorato in Scienze umane e Filosofia, Università degli Studi di Verona, Dipartimento di Filosofia. Tutor: Prof. Ferdinando Luigi Marcolungo Dottoranda: Laura Luchi Titolo della tesi: La Theorie von der Generation (1764) di Caspar Friedrich Wolff tra epigenesi e preformismo. Il presente lavoro di ricerca ha posto l’attenzione sulla questione della generazione e dell’origine della vita nell’opera embriologica di Caspar Friedrich Wolff (1734-1794). Egli era un medico berlinese che si occupò a fondo dell’argomento a partire dalla sua dissertazione dottorale intitolata Theoria Generationis apparsa ad Halle nel 1759, fino alle ultime ricerche sull’origine dei mostri svolte all’Accademia delle scienze di San Pietroburgo e rimaste incompiute a causa delle sua morte. La Theoria Generationis si inserisce in un dibattito sull’origine della vita molto ampio e molto antico che si sviluppò tra medici, scienziati e filosofi sin dai tempi di Aristotele. A questa prima edizione ne seguì un’altra in tedesco nel 1764 Theorie von der Generation, arricchita di altri elementi rispetto alla prima, in particolare dello dibattito con Haller, e una seconda edizione latina apparsa nel 1774. Questo dibattito presentava principalmente due visioni di fondo della questione relativa allo sviluppo della vita. L’approccio preformista considerava lo sviluppo embrionale a partire da un nucleo originario contenente gli abbozzi di tutte le parti e gli organi dell’individuo adulto. La visione epigenetica era, al contrario, di coloro che sostenevano che a partire da un nucleo originario sorgessero ex novo e in successione le diverse parti dell’embrione. A partire da queste due visioni assai diverse si sono originati molti modelli interpretativi che, parallelamente all’invenzione del microscopio, hanno dato vita ad una serie di osservazioni che smentivano o suffragavano ora l’una ora l’altra visione. In questa sede si è voluto indagare su quali siano state le peculiarità del modello epigenetico proposto da Wolff soprattutto in relazione al reazioni che la sua Theoria provocò nel mondo accademico di allora. Per questa ragione si è scelto di concentrare l’attenzione sulla Theorie von der Generation (1764); quest’opera non costituisce tanto o solamente una traduzione tedesca della Theoria del 1759, quanto invece una prima rielaborazione dei concetti esposti in precedenza, scaturita dalle critiche che la dissertazione dottorale ricevette. L’uscita di quest’opera decretò infatti l’inizio di un lunga disputa che Wolff intrattenne in particolare con Albrecht von Haller (1708-1777), un noto fisiologo convinto sostenitore della validità del preformismo. La base delle critiche e della disputa che si aprì principalmente tra Wolff e Haller era costituita dalle osservazioni su uova incubate di pollo. Al di là degli aspetti prettamente scientifici che riguardano questo tipo di osservazioni, è possibile percepire e progressivamente individuare diversi piani di tipo culturale, filosofico e religioso che si intrecciano indissolubilmente con le questioni scientifiche. E’ su questo intreccio tra filosofia e scienza che si incentra il presente lavoro e sull’importanza di riuscire a tenere presenti questi diversi piani per la comprensione effettiva della questione generativa. Il dibattito creatosi intorno a Wolff e alla sua Theoria risulta, a nostro avviso, emblematico di quanto sia importante l’utilizzo di categorie filosofiche adeguate per cogliere i fenomeni vitali al di là della parcellizzazione che si verifica assumendo un solo punto di vista su questo fenomeno.
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