Da tempo l’arte non è che un feticcio, un surrogato di se stessa, della sua sparizione – di quella morte che ne trasforma la fisionomia e la introduce nello spazio della sua vita postuma: è questa l’idea intorno a cui si articola la ricerca sviluppata in questo libro. Richiamandosi alle analisi di Marx e di Freud e ai lavori con cui, da differenti prospettive, Benjamin e Baudrillard le hanno ridefinite – esso intende mostrare come l’arte, dall’Ottocento di Baudelaire al post-moderno, abbia assunto in termini sempre più accentuati – ma all’interno di un processo il cui sviluppo storico e segnato da svolte e da momenti di frattura – il punto di vista che il feticcio delinea.
Il feticcio e la rovina. Società dello spettacolo e destino dell'arte
FRANCK, Giorgio
2010-01-01
Abstract
Da tempo l’arte non è che un feticcio, un surrogato di se stessa, della sua sparizione – di quella morte che ne trasforma la fisionomia e la introduce nello spazio della sua vita postuma: è questa l’idea intorno a cui si articola la ricerca sviluppata in questo libro. Richiamandosi alle analisi di Marx e di Freud e ai lavori con cui, da differenti prospettive, Benjamin e Baudrillard le hanno ridefinite – esso intende mostrare come l’arte, dall’Ottocento di Baudelaire al post-moderno, abbia assunto in termini sempre più accentuati – ma all’interno di un processo il cui sviluppo storico e segnato da svolte e da momenti di frattura – il punto di vista che il feticcio delinea.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.