Questa ricerca ha preso le mosse dalla constatazione di una non sufficiente tematizzazione di quella che a nostro avviso appare oggi come la questione centrale per un pensiero che accetti la qualifica di postmoderno: tale questione è rappresentata dal misconoscimento della problematica etica da parte delle riflessioni contemporanee di stampo antimetafisico, le quali, quand’anche non si ritengano addirittura esonerate dal dover fare i conti con la tematica morale, si accontentano di coniugare la loro eredità teoretica post-nietzscheana a un orientamento etico tradizionale. La prima parte del lavoro è stata così dedicata al riconoscimento della necessità di individuare all’interno del pensiero di Nietzsche un nesso indisgiungibile tra la componente di ordine teoretico e quella di ordine pratico. Si è quindi cercato di approfondire la radicalità della messa in discussione nietzscheana dei capisaldi della cultura occidentale, verificando le ripercussioni che, dal punto di vista di Nietzsche, tutto ciò produceva sul versante etico. Dopo aver messo in luce le difficoltà che si incontrano nel tentare di affrontare il problema della morale da una prospettiva non convenzionale (difficoltà che, in qualche misura, spiegano, anche se non giustificano, la mancanza di trattazione del tema), da ultimo si è provato a formulare un’ipotesi di lavoro sul luogo ove poter cogliere suggerimenti e indicazioni per un approccio post-nietzscheano al problema dell’etica. Memori del contributo che l’arte ha saputo dare alla riflessione filosofica più recente in merito allo svisceramento di antichi problemi secondo modalità rinnovate, si è pensato che tale ambito dell’arte potesse apportare nuova linfa anche in merito all’ardua problematica riguardante la collocazione dell’etica nella postmodernità. Attraverso l’analisi di un recente romanzo francese si è così mostrato concretamente come la strada per giungere alla consapevolezza di nuovi intrecci e possibilità per l’etica possa essere indicata proprio dall’arte. In un’epoca nella quale sono venuti meno parametri assoluti e trascendenti a guidare la sfera pratica, l’opera d’arte può trasformarsi in uno strumento capace di indicare quelle aperture di mondo a partire dalle quali ripensare una fisionomia etica.

The starting point of this research concerns the lack of focus relating to what I believe appears today as the central question for a thought that accepts the qualification of postmodern: such a problem is represented by the forgetting of the ethical issue characterizing contemporary reflections of metaphysical stamp, which, even if they do not consider themselves as exempted from having to deal with the moral topic, content themselves with combining their theoretical post-Nietzschean inheritance with a traditional ethical orientation. The first part of the work is dedicated to the acknowledgment of the need to establish, within Nietzsche's thought, an indissoluble link between the theoretical level and the practical one. I then tried to deepen Nietzsche's unprejudiced questioning of the basis of western culture, verifying the consequences and repercussions that, from Nietzsche's point of view, such a position produced on the ethical side. After having underlined the difficulties in trying to face the moral problem from an unconventional point of view (difficulties which, to some extent, explain but do not justify the lack of discussion of this theme), I tried to formulate a hypothesis about where to find and seize hints and advice for the developing of a post-Nietzschean approach to the problem of ethics. Mindful of the contribution that art has been able to provide to the latest philosophical reflection in regards to the examination of old problems according to renewed outlooks and prospects, I assumed that art could also bring new nourishment to the major question concerning the place of ethics in post-modernity. Through the analysis of a recent French novel, I tried to concretely show that the way to reach awareness of new twists and chances for ethics can be indicated through art. In an age where no more absolute and transcendental parameters exist to guide the practical sphere, the work of art can become a useful tool capable of indicating such world openings from which the ethical physiognomy can be rethought.

Dopo Nietzsche: Contributi alla tipologia delle discussioni su etica e arte fino al postmoderno

MOIRAGHI, Giulia
2010-01-01

Abstract

The starting point of this research concerns the lack of focus relating to what I believe appears today as the central question for a thought that accepts the qualification of postmodern: such a problem is represented by the forgetting of the ethical issue characterizing contemporary reflections of metaphysical stamp, which, even if they do not consider themselves as exempted from having to deal with the moral topic, content themselves with combining their theoretical post-Nietzschean inheritance with a traditional ethical orientation. The first part of the work is dedicated to the acknowledgment of the need to establish, within Nietzsche's thought, an indissoluble link between the theoretical level and the practical one. I then tried to deepen Nietzsche's unprejudiced questioning of the basis of western culture, verifying the consequences and repercussions that, from Nietzsche's point of view, such a position produced on the ethical side. After having underlined the difficulties in trying to face the moral problem from an unconventional point of view (difficulties which, to some extent, explain but do not justify the lack of discussion of this theme), I tried to formulate a hypothesis about where to find and seize hints and advice for the developing of a post-Nietzschean approach to the problem of ethics. Mindful of the contribution that art has been able to provide to the latest philosophical reflection in regards to the examination of old problems according to renewed outlooks and prospects, I assumed that art could also bring new nourishment to the major question concerning the place of ethics in post-modernity. Through the analysis of a recent French novel, I tried to concretely show that the way to reach awareness of new twists and chances for ethics can be indicated through art. In an age where no more absolute and transcendental parameters exist to guide the practical sphere, the work of art can become a useful tool capable of indicating such world openings from which the ethical physiognomy can be rethought.
2010
Nietzsche; etica; morale; arte; postmodernità; metafisica
Questa ricerca ha preso le mosse dalla constatazione di una non sufficiente tematizzazione di quella che a nostro avviso appare oggi come la questione centrale per un pensiero che accetti la qualifica di postmoderno: tale questione è rappresentata dal misconoscimento della problematica etica da parte delle riflessioni contemporanee di stampo antimetafisico, le quali, quand’anche non si ritengano addirittura esonerate dal dover fare i conti con la tematica morale, si accontentano di coniugare la loro eredità teoretica post-nietzscheana a un orientamento etico tradizionale. La prima parte del lavoro è stata così dedicata al riconoscimento della necessità di individuare all’interno del pensiero di Nietzsche un nesso indisgiungibile tra la componente di ordine teoretico e quella di ordine pratico. Si è quindi cercato di approfondire la radicalità della messa in discussione nietzscheana dei capisaldi della cultura occidentale, verificando le ripercussioni che, dal punto di vista di Nietzsche, tutto ciò produceva sul versante etico. Dopo aver messo in luce le difficoltà che si incontrano nel tentare di affrontare il problema della morale da una prospettiva non convenzionale (difficoltà che, in qualche misura, spiegano, anche se non giustificano, la mancanza di trattazione del tema), da ultimo si è provato a formulare un’ipotesi di lavoro sul luogo ove poter cogliere suggerimenti e indicazioni per un approccio post-nietzscheano al problema dell’etica. Memori del contributo che l’arte ha saputo dare alla riflessione filosofica più recente in merito allo svisceramento di antichi problemi secondo modalità rinnovate, si è pensato che tale ambito dell’arte potesse apportare nuova linfa anche in merito all’ardua problematica riguardante la collocazione dell’etica nella postmodernità. Attraverso l’analisi di un recente romanzo francese si è così mostrato concretamente come la strada per giungere alla consapevolezza di nuovi intrecci e possibilità per l’etica possa essere indicata proprio dall’arte. In un’epoca nella quale sono venuti meno parametri assoluti e trascendenti a guidare la sfera pratica, l’opera d’arte può trasformarsi in uno strumento capace di indicare quelle aperture di mondo a partire dalle quali ripensare una fisionomia etica.
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