Complesso e affascinante, il dialogo tra fotografia e arti visive in Veneto nel XIX secolo investe una molteplicità di aspetti: la fotografia come supporto alla pratica artistica, come attività parallela alla pittura, come materiale documentario o da collezione. Attraverso l’esame di raccolte e archivi italiani e stranieri, l’autrice affronta alcuni episodi di un intreccio fondato su influenze dirette e rimandi lontani, e su cui si codifica gran parte dell’iconografia ottocentesca delle città venete. Le interazioni, spesso sorprendenti, tra soggetti e modalità rappresentative provenienti da matrici culturali talvolta molto distanti, lasciano spazio a nuove possibilità interpretative dell’eredità lasciata dalla fotografia italiana dell’Ottocento.
Il paesaggio urbano veneto in pittura e fotografia. Ritratti di città dal 1852 al 1877
BOLOGNA, GABRIELLA
2010-01-01
Abstract
Complesso e affascinante, il dialogo tra fotografia e arti visive in Veneto nel XIX secolo investe una molteplicità di aspetti: la fotografia come supporto alla pratica artistica, come attività parallela alla pittura, come materiale documentario o da collezione. Attraverso l’esame di raccolte e archivi italiani e stranieri, l’autrice affronta alcuni episodi di un intreccio fondato su influenze dirette e rimandi lontani, e su cui si codifica gran parte dell’iconografia ottocentesca delle città venete. Le interazioni, spesso sorprendenti, tra soggetti e modalità rappresentative provenienti da matrici culturali talvolta molto distanti, lasciano spazio a nuove possibilità interpretative dell’eredità lasciata dalla fotografia italiana dell’Ottocento.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.