Le lettere di Ippolito Pindemonte ai poeti, e professori di Letteratura greca, Angelo Mazza e Smeraldo Benelli ricostruiscono alcune vicende letterarie che hanno coinvolto il poeta veronese: la sua partecipazione ai concorsi teatrali di Parma, l’interesse per le traduzioni dal greco, in particolare quella dell’Iliade, la polemica classico-romantica. Il carteggio tra il Pindemonte, Elisabetta Mosconi e il tipografo Bodoni, posto in Appendice, chiarisce la genesi redazionale delle Poesie campestri.
Titolo: | Ozio e virtù in fatto di Belle Lettere. Corrispondenza di Ippolito Pindemonte con Angelo Mazza e Smeraldo Benelli. 1778-1828 |
Autori: | |
Data di pubblicazione: | 2009 |
Abstract: | Le lettere di Ippolito Pindemonte ai poeti, e professori di Letteratura greca, Angelo Mazza e Smeraldo Benelli ricostruiscono alcune vicende letterarie che hanno coinvolto il poeta veronese: la sua partecipazione ai concorsi teatrali di Parma, l’interesse per le traduzioni dal greco, in particolare quella dell’Iliade, la polemica classico-romantica. Il carteggio tra il Pindemonte, Elisabetta Mosconi e il tipografo Bodoni, posto in Appendice, chiarisce la genesi redazionale delle Poesie campestri. |
Handle: | http://hdl.handle.net/11562/341316 |
ISBN: | 9788887082913 |
Appare nelle tipologie: | 03.01 Monografia o trattato scientifico |
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.