La decisione della corona spagnola di espellere nel 1609 i moriscos verrà sostenuta e giustificata soprattutto negli anni 1612-1613, da una copiosa letteratura apologetica. Un aspetto significativo che trova accoglienza in tali testi è il confondersi in un’unica e indistinta identità di ebrei e moriscos. Di antica data è anche l’intrecciarsi dell’immagine della donna ebrea con quella mora o morisca. Agli occhi degli spagnoli e non solo di essi, la donna morisca mostra ben precise caratteristiche fisiche e la sua bellezza viene continuamente celebrata nella letteratura rinascimentale spagnola, definendola attraverso sguardi attraversati dalla necessità di contenerla in un esotismo spesso di maniera. Di lei parlano gli altri. Innanzitutto i viaggiatori stranieri ma anche le relazioni dell’Inquisizione che la considerano emblema dell’ipocrisia di ogni conversione. Essa è una vera e propria guardiana della tradizione e fondamentale è il suo ruolo nella difesa di una cultura criptomusulmana. Un tempo osservata quasi esclusivamente per la sua bellezza e per il suo modo di vestire, la donna morisca, custode della tradizione musulmana, diventa una vittima privilegiata degli sguardi degli inquisitori.
La imagen de la otra. La morisca en los tratados españoles de los Siglos de Oro
GAMBIN, Felice
2009-01-01
Abstract
La decisione della corona spagnola di espellere nel 1609 i moriscos verrà sostenuta e giustificata soprattutto negli anni 1612-1613, da una copiosa letteratura apologetica. Un aspetto significativo che trova accoglienza in tali testi è il confondersi in un’unica e indistinta identità di ebrei e moriscos. Di antica data è anche l’intrecciarsi dell’immagine della donna ebrea con quella mora o morisca. Agli occhi degli spagnoli e non solo di essi, la donna morisca mostra ben precise caratteristiche fisiche e la sua bellezza viene continuamente celebrata nella letteratura rinascimentale spagnola, definendola attraverso sguardi attraversati dalla necessità di contenerla in un esotismo spesso di maniera. Di lei parlano gli altri. Innanzitutto i viaggiatori stranieri ma anche le relazioni dell’Inquisizione che la considerano emblema dell’ipocrisia di ogni conversione. Essa è una vera e propria guardiana della tradizione e fondamentale è il suo ruolo nella difesa di una cultura criptomusulmana. Un tempo osservata quasi esclusivamente per la sua bellezza e per il suo modo di vestire, la donna morisca, custode della tradizione musulmana, diventa una vittima privilegiata degli sguardi degli inquisitori.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.