Operaio, anarchico, antifascista, dopo aver partecipato alle lotte politiche e sindacali nella sua citta' il veronese Giovanni Domaschi (1891-1945) ha trascorso quasi per intero il ventennio fascista rinchiuso in carcere o relegato al confino. Membro del secondo Comitato di liberazione nazionale di Verona, prima di essere deportato in Germania e di trovare la morte in un lager ha avuto modo di scrivere le sue memorie. Un testo affascinante che contribuisce a fare luce sulla mentalita', sulle convinzioni politiche e sulle scelte di vita di un operaio anarchico nella prima meta' del Novecento. Un intreccio tra la storia comune di un militante di base e una vicenda biografica eccezionale (al pari di molte altre storie di vita di quegli anni), segnata dalla costante volontà di resistere al regime fascista e di lottare per la liberta'.
Un anarchico del Novecento
DILEMMI, Andrea
2007-01-01
Abstract
Operaio, anarchico, antifascista, dopo aver partecipato alle lotte politiche e sindacali nella sua citta' il veronese Giovanni Domaschi (1891-1945) ha trascorso quasi per intero il ventennio fascista rinchiuso in carcere o relegato al confino. Membro del secondo Comitato di liberazione nazionale di Verona, prima di essere deportato in Germania e di trovare la morte in un lager ha avuto modo di scrivere le sue memorie. Un testo affascinante che contribuisce a fare luce sulla mentalita', sulle convinzioni politiche e sulle scelte di vita di un operaio anarchico nella prima meta' del Novecento. Un intreccio tra la storia comune di un militante di base e una vicenda biografica eccezionale (al pari di molte altre storie di vita di quegli anni), segnata dalla costante volontà di resistere al regime fascista e di lottare per la liberta'.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.