Le proteste pro Ferrer in Veneto non furono un episodio casuale. Anche se non giunsero mai alle dimensioni conflittuali di altre zone del Paese, le loro forme ricorrenti, simultanee e diffuse condensarono sul caso Ferrer conflitti e processi che già da tempo erano andati configurandosi attorno ai nodi della cultura, dell’amministrazione pubblica e delle forme di modernizzazione della società regionale, a lungo indicata da modelli interpretativi ormai obsoleti sotto il segno esclusivo della triade “contadina, operosa e devota”. La vittoria elettorale nei capoluoghi delle province venete di coalizioni radical-socialiste nei primi anni del secolo e la crescente lotta per l’egemonia tra il fronte laico-progressista e quello cattolico-conservatore furono alla base delle manifestazioni pro Ferrer nella regione. Al successo della figura di Ferrer come nuovo martire laico contribuì, inoltre, il suo essere multiforme: le varie immagini di Ferrer potevano rispondere in modo flessibile e plurale alle aspettative di correnti politiche e ceti sociali assai differenziati. Sfaldatisi un po’ dovunque i “blocchi popolari” in prossimità della Prima guerra mondiale, il mito del martire Ferrer invecchiò in fretta, sostituito dall’emergere di nuovi miti e di nuovi martiri quale sarà, poco più avanti, un’altra figura multiforme, quella di Cesare Battisti.

Un martire laico nel Veneto bianco

DILEMMI, Andrea
2009-01-01

Abstract

Le proteste pro Ferrer in Veneto non furono un episodio casuale. Anche se non giunsero mai alle dimensioni conflittuali di altre zone del Paese, le loro forme ricorrenti, simultanee e diffuse condensarono sul caso Ferrer conflitti e processi che già da tempo erano andati configurandosi attorno ai nodi della cultura, dell’amministrazione pubblica e delle forme di modernizzazione della società regionale, a lungo indicata da modelli interpretativi ormai obsoleti sotto il segno esclusivo della triade “contadina, operosa e devota”. La vittoria elettorale nei capoluoghi delle province venete di coalizioni radical-socialiste nei primi anni del secolo e la crescente lotta per l’egemonia tra il fronte laico-progressista e quello cattolico-conservatore furono alla base delle manifestazioni pro Ferrer nella regione. Al successo della figura di Ferrer come nuovo martire laico contribuì, inoltre, il suo essere multiforme: le varie immagini di Ferrer potevano rispondere in modo flessibile e plurale alle aspettative di correnti politiche e ceti sociali assai differenziati. Sfaldatisi un po’ dovunque i “blocchi popolari” in prossimità della Prima guerra mondiale, il mito del martire Ferrer invecchiò in fretta, sostituito dall’emergere di nuovi miti e di nuovi martiri quale sarà, poco più avanti, un’altra figura multiforme, quella di Cesare Battisti.
2009
9788889413418
Storia del Veneto; Anticlericalismo; Laicismo
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