Il libro vuole annodare - tra l'uomo elisiato di Zambrano e l'essere abbandonato di Nancy - i fili di una segreta corrispondenza, di una riflessione parallela sulla condizione umana, sul travaglio incessante tra esilio e trascendenza, abbandono e libertà. Attraverso percorsi differenti ma paralleli, l'idea che muove la riflessione dei due pensatori è che il vuoto possa essere assunto e sperimentato come luogo ontologico delle possibilità d'essere, dimensione inaugurale e inaugurante dell'esistenza e del pensiero, momento di incubazione dell'evento e dell'avvento del nuovo. Una proposta filosofica a due voci per l'umanità contemporanea, che chiama in causa il filosofo, lo scienziato, il politico, gli uomini e le donne del nostro tempo.
Vuoto e inaugurazione. La condizione umana nel pensiero di Maria Zambrano e Jean-Luc Nancy
PIROMALLI, Salvatore
2009-01-01
Abstract
Il libro vuole annodare - tra l'uomo elisiato di Zambrano e l'essere abbandonato di Nancy - i fili di una segreta corrispondenza, di una riflessione parallela sulla condizione umana, sul travaglio incessante tra esilio e trascendenza, abbandono e libertà. Attraverso percorsi differenti ma paralleli, l'idea che muove la riflessione dei due pensatori è che il vuoto possa essere assunto e sperimentato come luogo ontologico delle possibilità d'essere, dimensione inaugurale e inaugurante dell'esistenza e del pensiero, momento di incubazione dell'evento e dell'avvento del nuovo. Una proposta filosofica a due voci per l'umanità contemporanea, che chiama in causa il filosofo, lo scienziato, il politico, gli uomini e le donne del nostro tempo.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.