Si delinea il contesto storico-artistico del territorio in cui Giorgione nacque e dove ancora figurano due delle opere capitali della fase “giovanile”: la pala per la cappella Costanzo del Duomo di Castelfranco, il fregio con gli strumenti delle Arti liberali e meccaniche (o della Arti divinatorie) di casa Barbarella. Si individua a fine Quattrocento la presenza di artisti legati alla tradizione vivariniana che caratterizza il percorso della pittura trevigiana nel secondo Quattrocento (Andrea da Murano, Girolamo da Treviso il Vecchio), con aperture alla più aggiornata linea antonelliana (Pier Maria Pennacchi collegato al giovane Lorenzo Lotto). Per il contesto di Castelfranco si considera nella sua complessa articolazione il programma decorativo del Barco di Caterina Cornaro ad Altivole, in rapporto alle attestazioni di gusto antiquario della pittura decorativa di Treviso. Da ultimo si richiamano gli episodi salienti nella Marca Trevigiana inquadrabili nella “maniera moderna”, caratterizzati dalla ricezione del “giorgionismo”, con riferimento ad esempio alla prima fase d’attività di Giovanni Antonio de’ Sacchis detto il Pordenone e a Domenico Capriolo emulo di Palma il Vecchio.
Pittura nella Marca trevigiana fra Quattro e Cinquecento
FOSSALUZZA, Giorgio
2009-01-01
Abstract
Si delinea il contesto storico-artistico del territorio in cui Giorgione nacque e dove ancora figurano due delle opere capitali della fase “giovanile”: la pala per la cappella Costanzo del Duomo di Castelfranco, il fregio con gli strumenti delle Arti liberali e meccaniche (o della Arti divinatorie) di casa Barbarella. Si individua a fine Quattrocento la presenza di artisti legati alla tradizione vivariniana che caratterizza il percorso della pittura trevigiana nel secondo Quattrocento (Andrea da Murano, Girolamo da Treviso il Vecchio), con aperture alla più aggiornata linea antonelliana (Pier Maria Pennacchi collegato al giovane Lorenzo Lotto). Per il contesto di Castelfranco si considera nella sua complessa articolazione il programma decorativo del Barco di Caterina Cornaro ad Altivole, in rapporto alle attestazioni di gusto antiquario della pittura decorativa di Treviso. Da ultimo si richiamano gli episodi salienti nella Marca Trevigiana inquadrabili nella “maniera moderna”, caratterizzati dalla ricezione del “giorgionismo”, con riferimento ad esempio alla prima fase d’attività di Giovanni Antonio de’ Sacchis detto il Pordenone e a Domenico Capriolo emulo di Palma il Vecchio.File | Dimensione | Formato | |
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