Il saggio interpreta l’esperienza poetica di Dino Campana in relazione al paesaggio montano, alla tradizione letteraria, religiosa e figurativa italiana (da Francesco d'Assisi e Dante, da Leonardo a Segantini) e al dibattito culturale europeo di inizio Novecento, tra Decadentismo e avanguardie. Da questi punti di vista risulta particolarmente interessante il pellegrinaggio a piedi compiuto nel settembre 1910 dal giovane Campana per raggiungere il santuario della Verna, attraverso le foreste dell’Appennino tosco-romagnolo. Il diario «La Verna», pubblicato nei «Canti Orfici» è qui riproposto in edizione commentata insieme a quattro lettere a Sibilla Aleramo (ricontrollate sui manoscritti originali) che testimoniano la fedeltà del poeta a quella «linea severa e musicale» degli Appennini che è, per lui, il profondo carattere spirituale e figurativo della civiltà italiana.
L'amore infinito
SANDRINI, Giuseppe
2009-01-01
Abstract
Il saggio interpreta l’esperienza poetica di Dino Campana in relazione al paesaggio montano, alla tradizione letteraria, religiosa e figurativa italiana (da Francesco d'Assisi e Dante, da Leonardo a Segantini) e al dibattito culturale europeo di inizio Novecento, tra Decadentismo e avanguardie. Da questi punti di vista risulta particolarmente interessante il pellegrinaggio a piedi compiuto nel settembre 1910 dal giovane Campana per raggiungere il santuario della Verna, attraverso le foreste dell’Appennino tosco-romagnolo. Il diario «La Verna», pubblicato nei «Canti Orfici» è qui riproposto in edizione commentata insieme a quattro lettere a Sibilla Aleramo (ricontrollate sui manoscritti originali) che testimoniano la fedeltà del poeta a quella «linea severa e musicale» degli Appennini che è, per lui, il profondo carattere spirituale e figurativo della civiltà italiana.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.