Le Ribonucleasi, cioè gli enzimi che catalizzano la degradazione dell’RNA, sono essenziali per la vita delle cellule. L’informazione genetica contenuta nella molecola di DNA si manifesta nella produzione di proteine e ciò è reso possibile grazie al flusso di informazione che passa attraverso la molecola di RNA. Due classi di enzimi controllano questo flusso catalizzando la sintesi e la degradazione della molecola di RNA. Questi enzimi sono le RNA polimerasi, che catalizzano la formazione di RNA, e le RNA depolimerasi, meglio conosciute come ribonucleasi, che catalizzano la degradazione dell’RNA. Nel pancreas dei ruminanti l’attività ribonucleasica è particolarmente elevata, forse per permettere la digestione della grande quantità di RNA prodotto dalla microflora dello stomaco [1]. Questa alta disponibilità di ribonucleasi in natura ha permesso di ben caratterizzare la ribonucleasi A (RNasi A; EC 3.1.27.5), la forma estratta dal pancreas del“Bos taurus”. La “A” si riferisce alla forma dell’enzima predominante nel pancreas bovino, la prima ad essere scoperta ed ampiamente caratterizzata; l’altra specie, minoritaria e denominata ribonucleasi B, è glicosilata per la presenza di una catena di 6 carboidrati legati al residuo Asn 34 [2,3]. Oltre all’RNasi B vi sono altre glicoforme, RNasi C e D, ma ancor più minoritarie della prima rispetto alla forma “A” [4]. La ribonucleasi A è una piccola proteina, molto abbondante e stabile. Essa è stata oggetto di numerosi studi di “folding”, di stabilità, di enzimologia ed evoluzione molecolare, tanto da essere considerata un modello di riferimento di universale applicazione. Basti ricordare che Christian Anfinsen [5] la usò come modello nel suo lavoro sul folding delle proteine, per il quale fu insignito del premio Nobel per la chimica nel 1972; mentre Saunders [6] la scelse come primo enzima da studiare mediante NMR, tecnica che, con i suoi successivi sviluppi, ha permesso di determinarne la struttura in soluzione [7]. L’RNasi A fu per la prima volta cristallizzata 50 anni fa [8, 9] e fu il primo enzima e la terza proteina ad essere sequenziata [10, 11] (Fig. 1); e anche il terzo enzima (e la quarta proteina) la cui struttura tridimensionale fu determinata tramite cristallografia a raggi X [12]...
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1) Effetti del grado di polarità e/o del grado di apolarità degli estremi N- e C-terminale della RNasi A sul meccanismo di scambio tridimensionale di domini. 2) Studi sull'attività biologica della polispermina-RNasi A
MORBIO, Manuela
2007-01-01
Abstract
Le Ribonucleasi, cioè gli enzimi che catalizzano la degradazione dell’RNA, sono essenziali per la vita delle cellule. L’informazione genetica contenuta nella molecola di DNA si manifesta nella produzione di proteine e ciò è reso possibile grazie al flusso di informazione che passa attraverso la molecola di RNA. Due classi di enzimi controllano questo flusso catalizzando la sintesi e la degradazione della molecola di RNA. Questi enzimi sono le RNA polimerasi, che catalizzano la formazione di RNA, e le RNA depolimerasi, meglio conosciute come ribonucleasi, che catalizzano la degradazione dell’RNA. Nel pancreas dei ruminanti l’attività ribonucleasica è particolarmente elevata, forse per permettere la digestione della grande quantità di RNA prodotto dalla microflora dello stomaco [1]. Questa alta disponibilità di ribonucleasi in natura ha permesso di ben caratterizzare la ribonucleasi A (RNasi A; EC 3.1.27.5), la forma estratta dal pancreas del“Bos taurus”. La “A” si riferisce alla forma dell’enzima predominante nel pancreas bovino, la prima ad essere scoperta ed ampiamente caratterizzata; l’altra specie, minoritaria e denominata ribonucleasi B, è glicosilata per la presenza di una catena di 6 carboidrati legati al residuo Asn 34 [2,3]. Oltre all’RNasi B vi sono altre glicoforme, RNasi C e D, ma ancor più minoritarie della prima rispetto alla forma “A” [4]. La ribonucleasi A è una piccola proteina, molto abbondante e stabile. Essa è stata oggetto di numerosi studi di “folding”, di stabilità, di enzimologia ed evoluzione molecolare, tanto da essere considerata un modello di riferimento di universale applicazione. Basti ricordare che Christian Anfinsen [5] la usò come modello nel suo lavoro sul folding delle proteine, per il quale fu insignito del premio Nobel per la chimica nel 1972; mentre Saunders [6] la scelse come primo enzima da studiare mediante NMR, tecnica che, con i suoi successivi sviluppi, ha permesso di determinarne la struttura in soluzione [7]. L’RNasi A fu per la prima volta cristallizzata 50 anni fa [8, 9] e fu il primo enzima e la terza proteina ad essere sequenziata [10, 11] (Fig. 1); e anche il terzo enzima (e la quarta proteina) la cui struttura tridimensionale fu determinata tramite cristallografia a raggi X [12]...File | Dimensione | Formato | |
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