Il cacciatore che decifra tracce di animali compie un processo del tutto simile a quello del lettore che, attraverso la materialità di simboli geometrici, ricostruisce la rete di significati espressa dal testo: il percorso va da un oggetto materiale ad un oggetto immateriale, il significato, che nulla ha a che vedere con la propria rappresentazione fisica. La scrittura è un atto grafico, l’atto finale di un processo che, a partire dal senso, codifica quest’ultimo attraverso la sintassi e il lessico di un linguaggio naturale e ne dà una convenzionale rappresentazione nell’ordinamento lineare di una sequenza di glifi. Allo stesso modo il processo di localizzazione dell’informazione nel testo è ancora un processo di ricerca simile alla caccia: da un insieme di orme e rami spezzati all’individuazione della preda, dalle tracce del significante al rinvenimento del significato, del quale il testo codifica graficamente la realizzazione linguistica. Mi sia permesso di introdurre un’ulteriore paragone: il testo è un luogo in cui ci si può orientare attraverso strumenti fisici e gli indici e le tabelle stanno allo spazio testuale così come le mappe e le bussole stanno all’orientamento spaziale. L’ente unificatore che permette di stabilire l’equivalenza semantica di ciascun codice è il soggetto-lettore, interprete in grado di superare attraverso la bontà delle sue inferenze l’ambiguità delle codifiche linguistiche e grafiche.

Non disponibile

Information retrieval lessicale e semantico sui testi mediolatini

MINOZZI, STEFANO
2007-01-01

Abstract

Non disponibile
2007
information retrieval; testi mediolatini
Il cacciatore che decifra tracce di animali compie un processo del tutto simile a quello del lettore che, attraverso la materialità di simboli geometrici, ricostruisce la rete di significati espressa dal testo: il percorso va da un oggetto materiale ad un oggetto immateriale, il significato, che nulla ha a che vedere con la propria rappresentazione fisica. La scrittura è un atto grafico, l’atto finale di un processo che, a partire dal senso, codifica quest’ultimo attraverso la sintassi e il lessico di un linguaggio naturale e ne dà una convenzionale rappresentazione nell’ordinamento lineare di una sequenza di glifi. Allo stesso modo il processo di localizzazione dell’informazione nel testo è ancora un processo di ricerca simile alla caccia: da un insieme di orme e rami spezzati all’individuazione della preda, dalle tracce del significante al rinvenimento del significato, del quale il testo codifica graficamente la realizzazione linguistica. Mi sia permesso di introdurre un’ulteriore paragone: il testo è un luogo in cui ci si può orientare attraverso strumenti fisici e gli indici e le tabelle stanno allo spazio testuale così come le mappe e le bussole stanno all’orientamento spaziale. L’ente unificatore che permette di stabilire l’equivalenza semantica di ciascun codice è il soggetto-lettore, interprete in grado di superare attraverso la bontà delle sue inferenze l’ambiguità delle codifiche linguistiche e grafiche.
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