La produttività ed il benessere negli ambienti lavorativi sono delle problematiche a cui la psicologia del lavoro si è da sempre interessata sia per la sua risonanza dal punto di vista teorico, sia per i suoi risvolti applicativi. Infatti nell’ottica della ricerca e dell’intervento è importante conoscere quali siano i meccanismi che sottendono l’azione umana e identificare le variabili individuali ed organizzative che negli specifici contesti possono concorrere al perseguimento degli obiettivi ed al rafforzamento del legame tra l’individuo e l’organizzazione. Da una lettura dell’odierno scenario organizzativo emerge l’importanza di intervenire per migliorare la conoscenza delle dinamiche e delle variabili che determinano ed influenzano a vari livelli la motivazione al lavoro in quanto tale fattore viene considerato un possibile ambito su cui agire per soddisfare la necessità delle organizzazioni di “ottimizzare” le proprie risorse umane per migliorare i propri margini di produttività (Quaglino, 1999). Sebbene la motivazione venga ritenuta da alcuni, il tema principale della psicologia e la “chiave di volta” per la comprensione della condotta umana; risulta essere ancora un tema controverso. “Chi si accosta oggi al tema della motivazione si imbatte in una grande quantità di definizioni, una molteplicità di teorie e modelli dai contorni quasi mai precisi o facilmente afferrabili, una grande frammentazione dei percorsi di riflessione e ricerca” (Quaglino, 1999; p. 12). Il presente progetto di ricerca è centrato sullo studio dei processi e delle relazioni all’interno delle organizzazioni che influenzano l’emergere di un comportamento volitivo diretto al raggiungimento degli obiettivi. Nello specifico mira ad analizzare le relazioni di influenza tra il processo d’azione teso al perseguimento degli obiettivi organizzativi e i fattori intervenenti di natura individuale (fattori disposizionali) e socio-contestuale (job demands, sistema di relazioni all’interno dell’organizzazione) che contribuiscono a determinare il livello di motivazione al lavoro da parte degli executive. In letteratura, nonostante ultimamente si sia rinnovato l’interesse sullo studio del top-management (Selden, Brewer, 2000) e sulle sue modalità di gestione delle risorse umane, mancano studi che approfondiscano l’analisi delle caratteristiche che contraddistinguono la vita lavorativa della classe dirigenziale, cercando di studiare in particolar modo le implicazioni sul comportamento organizzativo determinate da specifici livelli di job demands (ad es. obiettivi sfidanti, richieste di performance eccellenti). In particolare, si ritiene che gli aspetti climatici vissuti all’interno del contesto organizzativo piuttosto che l’assegnazione di obiettivi particolarmente sfidanti alimentino negli executive (quadri/dirigenti) delle decisioni tese a modulare il proprio coinvolgimento in termini di impegno e costanza determinando la scelta di specifiche strategie di azione e/o modalità di condotta (es. ricorso al proprio bagaglio di esperienze o all’aiuto di colleghi esperti, ecc.) nel processo di raggiungimento degli obiettivi.

Non disponibile

Le motivazioni al lavoro: effetti distali e prossimali dell'ambiente organizzativo sul processo di definizione e raggiungimento degli obiettivi. Sviluppi di un modello sistemico

ATZORI, Milena
2007-01-01

Abstract

Non disponibile
2007
effetti distali; effetti prossimali; ambiente organizzativo; modello sistemico
La produttività ed il benessere negli ambienti lavorativi sono delle problematiche a cui la psicologia del lavoro si è da sempre interessata sia per la sua risonanza dal punto di vista teorico, sia per i suoi risvolti applicativi. Infatti nell’ottica della ricerca e dell’intervento è importante conoscere quali siano i meccanismi che sottendono l’azione umana e identificare le variabili individuali ed organizzative che negli specifici contesti possono concorrere al perseguimento degli obiettivi ed al rafforzamento del legame tra l’individuo e l’organizzazione. Da una lettura dell’odierno scenario organizzativo emerge l’importanza di intervenire per migliorare la conoscenza delle dinamiche e delle variabili che determinano ed influenzano a vari livelli la motivazione al lavoro in quanto tale fattore viene considerato un possibile ambito su cui agire per soddisfare la necessità delle organizzazioni di “ottimizzare” le proprie risorse umane per migliorare i propri margini di produttività (Quaglino, 1999). Sebbene la motivazione venga ritenuta da alcuni, il tema principale della psicologia e la “chiave di volta” per la comprensione della condotta umana; risulta essere ancora un tema controverso. “Chi si accosta oggi al tema della motivazione si imbatte in una grande quantità di definizioni, una molteplicità di teorie e modelli dai contorni quasi mai precisi o facilmente afferrabili, una grande frammentazione dei percorsi di riflessione e ricerca” (Quaglino, 1999; p. 12). Il presente progetto di ricerca è centrato sullo studio dei processi e delle relazioni all’interno delle organizzazioni che influenzano l’emergere di un comportamento volitivo diretto al raggiungimento degli obiettivi. Nello specifico mira ad analizzare le relazioni di influenza tra il processo d’azione teso al perseguimento degli obiettivi organizzativi e i fattori intervenenti di natura individuale (fattori disposizionali) e socio-contestuale (job demands, sistema di relazioni all’interno dell’organizzazione) che contribuiscono a determinare il livello di motivazione al lavoro da parte degli executive. In letteratura, nonostante ultimamente si sia rinnovato l’interesse sullo studio del top-management (Selden, Brewer, 2000) e sulle sue modalità di gestione delle risorse umane, mancano studi che approfondiscano l’analisi delle caratteristiche che contraddistinguono la vita lavorativa della classe dirigenziale, cercando di studiare in particolar modo le implicazioni sul comportamento organizzativo determinate da specifici livelli di job demands (ad es. obiettivi sfidanti, richieste di performance eccellenti). In particolare, si ritiene che gli aspetti climatici vissuti all’interno del contesto organizzativo piuttosto che l’assegnazione di obiettivi particolarmente sfidanti alimentino negli executive (quadri/dirigenti) delle decisioni tese a modulare il proprio coinvolgimento in termini di impegno e costanza determinando la scelta di specifiche strategie di azione e/o modalità di condotta (es. ricorso al proprio bagaglio di esperienze o all’aiuto di colleghi esperti, ecc.) nel processo di raggiungimento degli obiettivi.
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
Tesi Dottorato Dott.ssa Milena Atzori.pdf

non disponibili

Tipologia: Tesi di dottorato
Licenza: Accesso ristretto
Dimensione 1.71 MB
Formato Adobe PDF
1.71 MB Adobe PDF   Visualizza/Apri   Richiedi una copia

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11562/337820
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact