Le trasformazioni del sistema politico italiano hanno sollecitato, almeno negli ultimi quindici anni, l’interesse crescente della scienza politica tanto italiana quanto internazionale. Da una parte, si nota come le istituzioni centrali dello Stato vengano “svuotate” di molte delle loro funzioni tradizionali, per effetto di pressioni e processi sia interni alla stessa macchina statale, che legati a dinamiche e spinte sopranazionali. Dall’altra, si rileva come a tale trasferimento di poteri, tanto verso l’alto, che verso il basso e alla conseguente alterazione nello scopo dell’azione statale, si accompagni una necessità crescente di coordinamento e di direzione che poi, sul piano istituzionale, si traduce nella ridefinizione dei rapporti tra i centri del processo decisionale e, in particolare, nel rafforzamento degli esecutivi nei confronti delle assemblee rappresentative. Si tratta di tendenze evolutive che risultano particolarmente collegate alla trasformazione che gli ordinamenti giuridici hanno conosciuto, a partire dai primi decenni del XX secolo, in virtù del diffuso processo di democratizzazione, dell’espansione dei compiti dello Stato e del decisivo interventismo di quest’ultimo nella disciplina delle relazioni economiche e sociali, per di più attraverso canali di normazione di origine governativa, in primis la decretazione d’urgenza e delegata, certamente più rapidi, e perciò più efficaci, per comporre dall’alto l’incalzante e multiforme richiesta di regolamentazione da parte della società...
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Titolo: | Il rapporto tra parlamento e governo nell'esercizio dell'attività normativa primaria |
Autori: | |
Data di pubblicazione: | 2008 |
Abstract: | Le trasformazioni del sistema politico italiano hanno sollecitato, almeno negli ultimi quindici anni, l’interesse crescente della scienza politica tanto italiana quanto internazionale. Da una parte, si nota come le istituzioni centrali dello Stato vengano “svuotate” di molte delle loro funzioni tradizionali, per effetto di pressioni e processi sia interni alla stessa macchina statale, che legati a dinamiche e spinte sopranazionali. Dall’altra, si rileva come a tale trasferimento di poteri, tanto verso l’alto, che verso il basso e alla conseguente alterazione nello scopo dell’azione statale, si accompagni una necessità crescente di coordinamento e di direzione che poi, sul piano istituzionale, si traduce nella ridefinizione dei rapporti tra i centri del processo decisionale e, in particolare, nel rafforzamento degli esecutivi nei confronti delle assemblee rappresentative. Si tratta di tendenze evolutive che risultano particolarmente collegate alla trasformazione che gli ordinamenti giuridici hanno conosciuto, a partire dai primi decenni del XX secolo, in virtù del diffuso processo di democratizzazione, dell’espansione dei compiti dello Stato e del decisivo interventismo di quest’ultimo nella disciplina delle relazioni economiche e sociali, per di più attraverso canali di normazione di origine governativa, in primis la decretazione d’urgenza e delegata, certamente più rapidi, e perciò più efficaci, per comporre dall’alto l’incalzante e multiforme richiesta di regolamentazione da parte della società... |
Handle: | http://hdl.handle.net/11562/337734 |
Appare nelle tipologie: | 07.13 Doctoral Thesis |
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