Scegliere di occuparsi del Diario di uno scrittore di F. M. Dostoevskij significa per prima cosa intraprendere un lungo lavoro di ricerca bibliografica, che approda inevitabilmente alla raccolta di una cospicua mole di materiali, per lo più articoli apparsi su riviste specialistiche e saggi inclusi in miscellanee. Fuori dalla Russia l’approfondimento critico di quest’opera ha avuto scarso sviluppo; sono state pubblicate poche cose, dovute quasi sempre alle stesse personalità scientifiche (Grišin, Morson). La critica russa, invece, nell’arco del Novecento, ha assunto nei confronti del Diario atteggiamenti molto diversi, dall’indifferenza d’inizio secolo (orientamento marxista), al totale silenzio in epoca sovietica, per arrivare, con la fine degli anni Sessanta, ad una notevole ripresa d’interesse. Curioso notare che il Diario di uno scrittore negli ultimi quarant’anni è stato oggetto di numerose tesi di dottorato, il più delle volte tradottesi poi in articoli, editi in varie sedi ed in tempi diversi, che ne riprendevano i nuclei tematici fondamentali (Tunimanov, Volgin, Zacharova, Fokin). Quest’ambito di studio dell’opera dostoevskiana evidenzia quindi dinamiche consolidate, ed in particolare la tendenza a sviscerare singole specifiche questioni, come ad esempio la definizione del genere, o il rapporto in esso tra la componente letteraria e quella pubblicistica...
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L'unicità del Diario di uno scrittore di F. M. Dostoevskij: anatomia di un genere "senza intreccio"
PAOLINI, Sara
2008-01-01
Abstract
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