Il linguaggio è un sistema comunicativo molto complesso; nonostante questo, la maggior parte dei bambini impara a parlare con successo in tempi relativamente brevi. Tuttavia, una percentuale di bambini, incontra difficoltà più o meno gravi nell’acquisizione del linguaggio. Sono molti i fattori all’origine di uno sviluppo atipico del linguaggio, dai deficit sensoriali, alle malattie genetiche, ai traumi dello sviluppo. Questo lavoro di ricerca coinvolge i bambini che hanno un ritardo o un disturbo del linguaggio in assenza di fattori che generalmente sono associati al deficit linguistico. Sono bambini con uno sviluppo tipico in tutti gli altri ambiti cognitivi e fisici, che vivono in ambienti sufficientemente stimolanti, ma che esibiscono una limitazione specifica nel processo di acquisizione del linguaggio. Per queste ragioni questo deficit, definito Disturbo Specifico del Linguaggio (DSL), ha ottenuto negli ultimi trent'anni l’interesse di molti ricercatori, finalizzato a descriverne le caratteristiche, scoprirne le cause e trovare soluzioni efficaci. In seguito alla “svolta interazionista” degli anni settanta, una parte degli studi si è focalizzata sull’analisi dell’ambiente conversazionale offerto ai bambini con DSL e ha rilevato differenze nelle caratteristiche del discorso rivolto a questi bambini rispetto a quello rivolto ai bambini con sviluppo linguistico tipico. I genitori dei bambini con DSL sostengono la maggior parte del carico conversazionale, utilizzano molti enunciati direttivi e formulano domande soprattutto di tipo chiuso. In relazione a queste caratteristiche, in letteratura è sorta la seguente questione: l’ambiente linguistico di cui usufruiscono i bambini con ritardo e disturbo specifico del linguaggio ostacola o sostiene il loro sviluppo linguistico? La ricerca proposta si colloca all’interno di questo dibattito, con la finalità di indagare la qualità dell’input linguistico e comunicativo diretto ai bambini con DSL durante la lettura congiunta; questa attività è stata scelta perchè è un ben documentato contesto promozionale per lo sviluppo linguistico infantile. In primo luogo, l’intenzione del lavoro è di descrivere gli aspetti sintattici e lessicali delle produzioni materne durante la lettura congiunta, alla luce dell’importanza per l’apprendimento del linguaggio del modello linguistico di cui il bambino ha esperienza. In secondo luogo, vengono esaminate le modalità con cui le madri riparano le risposte assenti o scorrette dei bambini in un’ottica bidirezionale dell’interazione, che tenga conto delle caratteristiche della responsività dei bambini con R/DSL sui comportamenti comunicativi materni. In proposito, s’intende esaminare l’efficacia delle riparazioni correttive utilizzate dalle madri nel favorire la partecipazione in tempo reale di questi bambini e la produzione spontanea di risposte appropriate. Considerando la mutua reciprocità dell’influenza fra i partner, si ipotizza che le limitazioni linguistiche esibite dai bambini con R/DSL agiscano da feedback sulle produzioni materne determinando degli aggiustamenti nella struttura dell’input linguistico materno e nelle modalità riparative delle madri di questi bambini. Per verificare l’influenza del livello delle competenze linguistiche sulla comunicazione materna, la ricerca prevede il confronto fra il gruppo di diadi con bambini con R/DSL e due gruppi di diadi madre-bambino con sviluppo linguistico tipico, un primo gruppo di bambini appaiati ai primi per età cronologica e un secondo gruppo di bambini appaiati per livello linguistico. La trattazione che segue è suddivisa in due parti. Una prima parte è dedicata ai riferimenti teorici necessari a comprendere l’oggetto della ricerca e i dibattiti teorici che vi ruotano attorno; nella seconda parte viene descritta la ricerca...

Non Disponibile

La lettura congiunta con bambini con ritardo/disturbo specifico del linguaggio: un'analisi dell'input linguistico materno e della responsività infantile

BARACHETTI, Chiara
2008-01-01

Abstract

Non Disponibile
2008
lettura congiunta; bambini con ritardo/disturbo del linguaggio; input linguistico materno
Il linguaggio è un sistema comunicativo molto complesso; nonostante questo, la maggior parte dei bambini impara a parlare con successo in tempi relativamente brevi. Tuttavia, una percentuale di bambini, incontra difficoltà più o meno gravi nell’acquisizione del linguaggio. Sono molti i fattori all’origine di uno sviluppo atipico del linguaggio, dai deficit sensoriali, alle malattie genetiche, ai traumi dello sviluppo. Questo lavoro di ricerca coinvolge i bambini che hanno un ritardo o un disturbo del linguaggio in assenza di fattori che generalmente sono associati al deficit linguistico. Sono bambini con uno sviluppo tipico in tutti gli altri ambiti cognitivi e fisici, che vivono in ambienti sufficientemente stimolanti, ma che esibiscono una limitazione specifica nel processo di acquisizione del linguaggio. Per queste ragioni questo deficit, definito Disturbo Specifico del Linguaggio (DSL), ha ottenuto negli ultimi trent'anni l’interesse di molti ricercatori, finalizzato a descriverne le caratteristiche, scoprirne le cause e trovare soluzioni efficaci. In seguito alla “svolta interazionista” degli anni settanta, una parte degli studi si è focalizzata sull’analisi dell’ambiente conversazionale offerto ai bambini con DSL e ha rilevato differenze nelle caratteristiche del discorso rivolto a questi bambini rispetto a quello rivolto ai bambini con sviluppo linguistico tipico. I genitori dei bambini con DSL sostengono la maggior parte del carico conversazionale, utilizzano molti enunciati direttivi e formulano domande soprattutto di tipo chiuso. In relazione a queste caratteristiche, in letteratura è sorta la seguente questione: l’ambiente linguistico di cui usufruiscono i bambini con ritardo e disturbo specifico del linguaggio ostacola o sostiene il loro sviluppo linguistico? La ricerca proposta si colloca all’interno di questo dibattito, con la finalità di indagare la qualità dell’input linguistico e comunicativo diretto ai bambini con DSL durante la lettura congiunta; questa attività è stata scelta perchè è un ben documentato contesto promozionale per lo sviluppo linguistico infantile. In primo luogo, l’intenzione del lavoro è di descrivere gli aspetti sintattici e lessicali delle produzioni materne durante la lettura congiunta, alla luce dell’importanza per l’apprendimento del linguaggio del modello linguistico di cui il bambino ha esperienza. In secondo luogo, vengono esaminate le modalità con cui le madri riparano le risposte assenti o scorrette dei bambini in un’ottica bidirezionale dell’interazione, che tenga conto delle caratteristiche della responsività dei bambini con R/DSL sui comportamenti comunicativi materni. In proposito, s’intende esaminare l’efficacia delle riparazioni correttive utilizzate dalle madri nel favorire la partecipazione in tempo reale di questi bambini e la produzione spontanea di risposte appropriate. Considerando la mutua reciprocità dell’influenza fra i partner, si ipotizza che le limitazioni linguistiche esibite dai bambini con R/DSL agiscano da feedback sulle produzioni materne determinando degli aggiustamenti nella struttura dell’input linguistico materno e nelle modalità riparative delle madri di questi bambini. Per verificare l’influenza del livello delle competenze linguistiche sulla comunicazione materna, la ricerca prevede il confronto fra il gruppo di diadi con bambini con R/DSL e due gruppi di diadi madre-bambino con sviluppo linguistico tipico, un primo gruppo di bambini appaiati ai primi per età cronologica e un secondo gruppo di bambini appaiati per livello linguistico. La trattazione che segue è suddivisa in due parti. Una prima parte è dedicata ai riferimenti teorici necessari a comprendere l’oggetto della ricerca e i dibattiti teorici che vi ruotano attorno; nella seconda parte viene descritta la ricerca...
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