Tra il 1801 e il 1808 Cesarotti scrisse all'amico Francesco Rizzo Patarol ottantuno lettere, in assoluto tra le più belle, vivaci e tematicamente interessanti di tutto il suo ricchissimo epistolario. Esse, infatti, sono dense non solo d dettagli biografici inediti, d'informazioni letterarie e di confidenze private capaci di arricchire di nuove sfumature l'immagine del celebre traduttore delle "Poesie di Ossian", ma anche, e soprattutto, di quei commenti politici (su Napoleone e sugli Austriaci) che il primo curatore ottocentesco dell'epistolario aveva censurato senza scrupoli. Dopo un attento lavoro di collazione sugli autografi, le missive vengono qui per la prima volta proposte integralmente con un ampio corredo di note.
"Parleremo allora di cose, di persone, di libri...": lettere di Melchiorre Cesarotti a Francesco Rizzo Patarol
FANTATO, Michela
2006-01-01
Abstract
Tra il 1801 e il 1808 Cesarotti scrisse all'amico Francesco Rizzo Patarol ottantuno lettere, in assoluto tra le più belle, vivaci e tematicamente interessanti di tutto il suo ricchissimo epistolario. Esse, infatti, sono dense non solo d dettagli biografici inediti, d'informazioni letterarie e di confidenze private capaci di arricchire di nuove sfumature l'immagine del celebre traduttore delle "Poesie di Ossian", ma anche, e soprattutto, di quei commenti politici (su Napoleone e sugli Austriaci) che il primo curatore ottocentesco dell'epistolario aveva censurato senza scrupoli. Dopo un attento lavoro di collazione sugli autografi, le missive vengono qui per la prima volta proposte integralmente con un ampio corredo di note.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.