Il contributo è diviso in tre parti. Una prima parte vuole giustificare perché bisogna conoscere per modelli, per punti di vista, per visioni. Nella seconda parte cercherò di esemplificare questa modalità di conoscere attraverso la presentazione iniziale della teoria degli insiemi. Il terzo punto sarà una discussione sulla nozione di continuità, per mostrare come ci siano più modelli, ugualmente accettabili, in un senso che sarà precisato, ugualmente interessanti e produttivi, però basati su idee sostanzialmente diverse. La storia della nozione di continuità è una storia di millenni, perché si parte sostanzialmente da Pitagora per arrivare con le ultime acquisizioni ai giorni nostri; quindi, dal 600 a.C. al 1970, con modelli diversi di continuità, che forniscono nozioni diverse, ma ugualmente legittime, di continuità.
La conoscenza avviene per modelli
FERRO, Ruggero
2007-01-01
Abstract
Il contributo è diviso in tre parti. Una prima parte vuole giustificare perché bisogna conoscere per modelli, per punti di vista, per visioni. Nella seconda parte cercherò di esemplificare questa modalità di conoscere attraverso la presentazione iniziale della teoria degli insiemi. Il terzo punto sarà una discussione sulla nozione di continuità, per mostrare come ci siano più modelli, ugualmente accettabili, in un senso che sarà precisato, ugualmente interessanti e produttivi, però basati su idee sostanzialmente diverse. La storia della nozione di continuità è una storia di millenni, perché si parte sostanzialmente da Pitagora per arrivare con le ultime acquisizioni ai giorni nostri; quindi, dal 600 a.C. al 1970, con modelli diversi di continuità, che forniscono nozioni diverse, ma ugualmente legittime, di continuità.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.