La responsabilità per rottura delle trattative costituisce l’ipotesi strutturalmente più rilevante della responsabilità precontrattuale, quella da cui è originato l’istituto e che per lungo tempo ne ha costituito l’unica fattispecie rilevante insieme alla responsabilità per la stipulazione di un contratto invalido. Le due fattispecie infatti, pur riunite sotto l’istituto unificante della responsabilità in contrahendo (art. 1337 s. c.c.), hanno origini storiche e percorsi evolutivi ben diversi tra loro. Lo studio, partendo dalla genesi storica della responsaiblità per recesso sine causa dalle trattative, ne segue le vicende giurisprudenziali fino alla codificazione del 1942 e da lì ai nostri giorni. La fattispecie del recesso sine causa è studiata tramite un’analisi puntuale dei suoi elementi costitutivi, svolta utilizzando la tecnica dell’analisi giurisprudenziale e della ricostruzione sistematica della casistica in materia. Allo studio sistematico della giurisprudenza relativa agli elementi costitutivi della fattispecie fa riscontro un’approfondita analisi della nozione di interesse negativo, inteso come danno risarcibile in conseguenza dell’immotivato recesso dalle trattative, di cui si ricostruiscono gli elementi giurisprudenziali tipizzanti e si analizzano, in termini critici, le varie tesi dottrinali concernenti l’inquadramento sistematico. Ne emerge l’idea che la nozione di interesse negativo costituisce una mera formula linguistica di sintesi, con cui viene applicato il criterio dell’integrale risarcimento del danno alla violazione del dovere precontrattuale di correttezza.

La responsabilità per rottura di trattative

MERUZZI, Giovanni
2009-01-01

Abstract

La responsabilità per rottura delle trattative costituisce l’ipotesi strutturalmente più rilevante della responsabilità precontrattuale, quella da cui è originato l’istituto e che per lungo tempo ne ha costituito l’unica fattispecie rilevante insieme alla responsabilità per la stipulazione di un contratto invalido. Le due fattispecie infatti, pur riunite sotto l’istituto unificante della responsabilità in contrahendo (art. 1337 s. c.c.), hanno origini storiche e percorsi evolutivi ben diversi tra loro. Lo studio, partendo dalla genesi storica della responsaiblità per recesso sine causa dalle trattative, ne segue le vicende giurisprudenziali fino alla codificazione del 1942 e da lì ai nostri giorni. La fattispecie del recesso sine causa è studiata tramite un’analisi puntuale dei suoi elementi costitutivi, svolta utilizzando la tecnica dell’analisi giurisprudenziale e della ricostruzione sistematica della casistica in materia. Allo studio sistematico della giurisprudenza relativa agli elementi costitutivi della fattispecie fa riscontro un’approfondita analisi della nozione di interesse negativo, inteso come danno risarcibile in conseguenza dell’immotivato recesso dalle trattative, di cui si ricostruiscono gli elementi giurisprudenziali tipizzanti e si analizzano, in termini critici, le varie tesi dottrinali concernenti l’inquadramento sistematico. Ne emerge l’idea che la nozione di interesse negativo costituisce una mera formula linguistica di sintesi, con cui viene applicato il criterio dell’integrale risarcimento del danno alla violazione del dovere precontrattuale di correttezza.
2009
9788813292614
responsabilità civile; rottura delle trattative; responsabilità precontrattuale; recesso sine causa; interesse contrattuale negativo; danno risarcibile
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