Le origini aristoteliche del synallagma di Aristone

Il saggio partendo dall'analisi dei passi aristotelici dell'Etica Nicomachea, concernenti la giustizia particolare, ed individuando, contro la communis opinio, nella unitaria categoria del synallagma non uno strumento di correzione, ma l'oggetto della necessaria diorthosis (ossia un 'rapporto patrimonialmente rilevante di squilibrio'), si occupa della innovativa definitio labeoniana di contractum (che consapevolmente distorce l'originario significato di synallagma, espungendo dal genus aristotelico le figure cd. delittuali e ricalibrando quelle convenzionali nel senso di una loro tutelabilità solo ex consensu purché vertente su una ultro citroque obligatio), e della riemersione in Aristone della valenza etica (e antilabeoniana) del concetto di synallagma (che riprende, giuridicizzandola, l'elaborazione filosofica per la quale l'archè del rapporto convenzionale è lo spostamento patrimoniale concordato e non la semplice omologia).