Il contributo dà atto, ripercorrendone le motivazioni, della pronuncia della Cassazione S.U. 26 luglio 2002, n. 11096, la quale ha statuito che il provvedimento giudiziale di assegnazione della casa familiare al coniuge affidatario, avendo per definizione data certa, è opponibile, ancorché non trascritto, al terzo acquirente in data successiva per nove anni dall'assegnazione, ovvero - ma solo ove il titolo sia stato in precedenza trascritto - anche oltre i nove anni. In chiusura si richiamano i precedenti giurisprudenziali sul punto, e viene fornita una nota bibliografica in materia.

Assegnazione della casa familiare: opponibilità

OMODEI SALE', Riccardo;
2003-01-01

Abstract

Il contributo dà atto, ripercorrendone le motivazioni, della pronuncia della Cassazione S.U. 26 luglio 2002, n. 11096, la quale ha statuito che il provvedimento giudiziale di assegnazione della casa familiare al coniuge affidatario, avendo per definizione data certa, è opponibile, ancorché non trascritto, al terzo acquirente in data successiva per nove anni dall'assegnazione, ovvero - ma solo ove il titolo sia stato in precedenza trascritto - anche oltre i nove anni. In chiusura si richiamano i precedenti giurisprudenziali sul punto, e viene fornita una nota bibliografica in materia.
2003
881324875X
matrimonio; separazione personale; divorzio; assegnazione della casa familiare
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