L'opera di Alano di Lilla (1128 circa-1202) copre generi diversissimi tra di loro, che vanno dal poema filosofico alla produzione omiletica, dai dizionari teologici ad opere più prettamente teoretiche. A quest'ultimo genere appartengono le "Regole del diritto celeste", dette anche "Regole teologiche", opera della mateurità di Alano nella quale, partendo da proposizioni immediatamente evidenti, si ricompone l'intima razionalità della trama dell'universo. Iniziando dalla trattazione su Dio, attraverso l'indagine sulla conoscenza e i suoi limiti, per giungere all'etica e al finalismo intrinseco alla vita umana, nell'opera si afferma la natura totalizzante della teologia (ossia della metafisica), vera "sfera infinita", per usare una celebre definizione di Alano, "il cui centro è dappertutto e la circonferenza in nessun luogo".
Alano di Lilla, Le Regole del diritto celeste
CHIURCO, CARLO
2002-01-01
Abstract
L'opera di Alano di Lilla (1128 circa-1202) copre generi diversissimi tra di loro, che vanno dal poema filosofico alla produzione omiletica, dai dizionari teologici ad opere più prettamente teoretiche. A quest'ultimo genere appartengono le "Regole del diritto celeste", dette anche "Regole teologiche", opera della mateurità di Alano nella quale, partendo da proposizioni immediatamente evidenti, si ricompone l'intima razionalità della trama dell'universo. Iniziando dalla trattazione su Dio, attraverso l'indagine sulla conoscenza e i suoi limiti, per giungere all'etica e al finalismo intrinseco alla vita umana, nell'opera si afferma la natura totalizzante della teologia (ossia della metafisica), vera "sfera infinita", per usare una celebre definizione di Alano, "il cui centro è dappertutto e la circonferenza in nessun luogo".I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.