Nei venti mesi di lotta e passione racchiusi fra l’8 settembre 1943 e la fine di aprile del 1945 che cosa pensava realmente la maggioranza degli abitanti del Veneto di fronte alla guerra e al regime di Salò? In che modo reagirono i veneti alla piega presa in casa loro dagli avvenimenti e dagli effetti dolorosi dello scontro in atto? Quali furono, in definitiva, le scelte e i comportamenti che ne conseguirono? Nello spoglio di numerose memorie e di molte carte coeve si è ricercata una prima risposta che mette in luce la diffusione del rifiuto della guerra – e dei regimi totalitari che l’avevano preparata e procurata – in un modo che tendeva a far coincidere il patriottismo della gente comune con l’aspirazione dei più alla libertà: lo sviluppo del movimento partigiano, senza il concreto sostegno delle popolazioni locali, sarebbe stato impossibile.
La parentesi. Società, popolazioni e Resistenza in Veneto (1943-1945)
FRANZINA, Emilio
2009-01-01
Abstract
Nei venti mesi di lotta e passione racchiusi fra l’8 settembre 1943 e la fine di aprile del 1945 che cosa pensava realmente la maggioranza degli abitanti del Veneto di fronte alla guerra e al regime di Salò? In che modo reagirono i veneti alla piega presa in casa loro dagli avvenimenti e dagli effetti dolorosi dello scontro in atto? Quali furono, in definitiva, le scelte e i comportamenti che ne conseguirono? Nello spoglio di numerose memorie e di molte carte coeve si è ricercata una prima risposta che mette in luce la diffusione del rifiuto della guerra – e dei regimi totalitari che l’avevano preparata e procurata – in un modo che tendeva a far coincidere il patriottismo della gente comune con l’aspirazione dei più alla libertà: lo sviluppo del movimento partigiano, senza il concreto sostegno delle popolazioni locali, sarebbe stato impossibile.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.