Gli abitatori dell'"America gringa" che figurano al centro delle storie italiane d'immigrazione ossia dell'esperienza compiuta dai gringos "taliani" fra Otto e Novecento in Argentina, Uruguay e Brasile meridionale, sono i protagonisti di un antico e reiterato insediamento, ma anche i discendenti dei primi emigrati, soprattutto lombardi e veneti, diretti al Rio della Plata e nel contiguo Rio Grande do Sul a partire dalla seconda metà del secolo XIX. Le vicende delle quali si occupa il libro prendendo in esame sia le varie zone del Brasile in cui si portarono a fine '800, per rimanervi a vivere, i "pionieri" di una nota emigrazione contadina settentrionale, sia l'Argentina – da Buenos Aires "capital" appunto alla "Pampa gringa" – dove un gran numero di italiani di ogni regione contribuì già prima della grande guerra alla "costruzione" di quel paese proprio mentre lo stesso si veniva facendo, con altri mezzi e in altri modi, in Italia. In bilico fra storia e memoria di un mondo per tanti aspetti "euroamericano", l'opera si conclude sugli scenari odierni della globalizzazione con tutto ciò che essa ha prodotto fra gli eredi della nostra emigrazione all'estero, interrogandosi anche sul "futuro delle tradizioni" (italiane e "miste") in America Latina nell'idea che un eccesso di miti identitari intralci e appesantisca, oggi, il giusto apprezzamento delle esperienze compiute lontano dall'Italia da molte generazioni di uomini e di donne che ad essa e alla sua cultura continuano ancora a guardare.

L'America gringa. Storie italiane d'immigrazione tra Argentina e Brasile

FRANZINA, Emilio
2008-01-01

Abstract

Gli abitatori dell'"America gringa" che figurano al centro delle storie italiane d'immigrazione ossia dell'esperienza compiuta dai gringos "taliani" fra Otto e Novecento in Argentina, Uruguay e Brasile meridionale, sono i protagonisti di un antico e reiterato insediamento, ma anche i discendenti dei primi emigrati, soprattutto lombardi e veneti, diretti al Rio della Plata e nel contiguo Rio Grande do Sul a partire dalla seconda metà del secolo XIX. Le vicende delle quali si occupa il libro prendendo in esame sia le varie zone del Brasile in cui si portarono a fine '800, per rimanervi a vivere, i "pionieri" di una nota emigrazione contadina settentrionale, sia l'Argentina – da Buenos Aires "capital" appunto alla "Pampa gringa" – dove un gran numero di italiani di ogni regione contribuì già prima della grande guerra alla "costruzione" di quel paese proprio mentre lo stesso si veniva facendo, con altri mezzi e in altri modi, in Italia. In bilico fra storia e memoria di un mondo per tanti aspetti "euroamericano", l'opera si conclude sugli scenari odierni della globalizzazione con tutto ciò che essa ha prodotto fra gli eredi della nostra emigrazione all'estero, interrogandosi anche sul "futuro delle tradizioni" (italiane e "miste") in America Latina nell'idea che un eccesso di miti identitari intralci e appesantisca, oggi, il giusto apprezzamento delle esperienze compiute lontano dall'Italia da molte generazioni di uomini e di donne che ad essa e alla sua cultura continuano ancora a guardare.
2008
9788881035137
Emigrazione; Argentina; Brasile
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