Oscillococcinum è un medicinale omeopatico che consiste in una diluizione korsakoviana (200K) di autolisato filtrato di fegato e cuore di Anas barbariae (anatra) su supporto di globuli di lattosio e saccarosio. Esso è normalmente proposto per la prevenzione e per la terapia dell’influenza e delle sindromi cliniche simil-influenzali. Per la sua diffusione, composizione e storia, nonché per i numerosi studi scientifici a esso dedicati, rappresenta un caso unico nel panorama internazionale dell’omeopatia e della farmacologia in generale. Troppo spesso l’omeopatia è utilizzata con un fideismo acritico; d’altra parte, troppo spesso è oggetto di attacchi pregiudiziali o persino di disinformazione. Eppure le potenzialità di questo approccio alla salute e alla patologia sono notevoli: serve più obiettività e più ricerca. Ho pensato di analizzare la letteratura su Oscillococcinum ed elaborare questo testo, anche grazie all’utilizzo di materiale già esistente, al fine di realizzare una rassegna sistematica di carattere strettamente scientifico. Quelle finora pubblicate sono, infatti, incomplete e talvolta, come si vedrà, imprecise e criticabili. Non avendo il sottoscritto alcun interesse diretto né indiretto nella promozione di tale medicinale, ma occupandosi solo di ricerca scientifica a livello universitario, lo studio è stato redatto in piena autonomia valutativa e rispecchia lo “stato dell’arte” delle conoscenze, collocate nel più ampio contesto della medicina complementare e integrata, argomento di cui mi occupo, con altri colleghi, da circa quindici anni. Attraverso la descrizione di un particolare, seppur emblematico, medicinale, si possono rivisitare i problemi metodologici che riguardano la ricerca in omeopatia e scoprire un campo povero di mezzi ma in rapido progresso. Lo scopo del lavoro è, quindi, fornire ai medici, ai professionisti della salute e alle autorità sanitarie un compendio delle attuali conoscenze, agile ma completo, che serva di base per il consiglio al singolo paziente e per una corretta informazione al pubblico. Dopo un inquadramento della malattia da curare (l’influenza e le sindromi simil-influenzali), si spiega come tale condizione clinica sia affrontata e trattata in omeopatia. La scoperta di scillococcinum è raccontata a partire dai resoconti delle “rudimentali” sperimentazioni, che risalgono ai primi decenni del secolo scorso. La seconda parte del testo tratta in maniera dettagliata la valutazione scientifica del medicinale secondo i criteri attuali, vale a dire le prove di efficacia e i suoi ipotetici meccanismi d’azione farmacologica.

Oscillococcinum e influenza. Storia, evidenze, ipotesi.

BELLAVITE, Paolo
2008-01-01

Abstract

Oscillococcinum è un medicinale omeopatico che consiste in una diluizione korsakoviana (200K) di autolisato filtrato di fegato e cuore di Anas barbariae (anatra) su supporto di globuli di lattosio e saccarosio. Esso è normalmente proposto per la prevenzione e per la terapia dell’influenza e delle sindromi cliniche simil-influenzali. Per la sua diffusione, composizione e storia, nonché per i numerosi studi scientifici a esso dedicati, rappresenta un caso unico nel panorama internazionale dell’omeopatia e della farmacologia in generale. Troppo spesso l’omeopatia è utilizzata con un fideismo acritico; d’altra parte, troppo spesso è oggetto di attacchi pregiudiziali o persino di disinformazione. Eppure le potenzialità di questo approccio alla salute e alla patologia sono notevoli: serve più obiettività e più ricerca. Ho pensato di analizzare la letteratura su Oscillococcinum ed elaborare questo testo, anche grazie all’utilizzo di materiale già esistente, al fine di realizzare una rassegna sistematica di carattere strettamente scientifico. Quelle finora pubblicate sono, infatti, incomplete e talvolta, come si vedrà, imprecise e criticabili. Non avendo il sottoscritto alcun interesse diretto né indiretto nella promozione di tale medicinale, ma occupandosi solo di ricerca scientifica a livello universitario, lo studio è stato redatto in piena autonomia valutativa e rispecchia lo “stato dell’arte” delle conoscenze, collocate nel più ampio contesto della medicina complementare e integrata, argomento di cui mi occupo, con altri colleghi, da circa quindici anni. Attraverso la descrizione di un particolare, seppur emblematico, medicinale, si possono rivisitare i problemi metodologici che riguardano la ricerca in omeopatia e scoprire un campo povero di mezzi ma in rapido progresso. Lo scopo del lavoro è, quindi, fornire ai medici, ai professionisti della salute e alle autorità sanitarie un compendio delle attuali conoscenze, agile ma completo, che serva di base per il consiglio al singolo paziente e per una corretta informazione al pubblico. Dopo un inquadramento della malattia da curare (l’influenza e le sindromi simil-influenzali), si spiega come tale condizione clinica sia affrontata e trattata in omeopatia. La scoperta di scillococcinum è raccontata a partire dai resoconti delle “rudimentali” sperimentazioni, che risalgono ai primi decenni del secolo scorso. La seconda parte del testo tratta in maniera dettagliata la valutazione scientifica del medicinale secondo i criteri attuali, vale a dire le prove di efficacia e i suoi ipotetici meccanismi d’azione farmacologica.
2008
9788877491589
Influenza; Omeopatia; Isoterapia; Alte diluizioni; Nanofarmacologia
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