Il saggio mette a fuoco per la prima volta in modo compiuto l'atteggiamento di Lorenzo Valla verso il diritto, sia considerando la sua posizione (di grande rispetto, ma non scevro da critiche) verso i giureconsulti romani, sia il suo disprezzo verso i giuristi medievali, per il livello a suo parere infimo della scienza giuridica di diritto comune. Ciò si ricava analizzando per un verso le "Elegantiae", per un altro la "Epistola contra Bartolum", manifesto delle critiche feroci rivolte contro Bartolo da Sassoferrato, individuato come modello (negativo) di una intera scuola di pensiero. Da qui lo scontro duro tra Valla e i giuristi pavesi, che non accettarono tale atteggiamento irriverente, giudicandolo offensivo e fondato su critiche inconsistenti (l'uso di un latino rozzo ed imbarbarito, l'adozione della logica scolastica). Si tratta dell'atto di inizio della dicotomia non più ricomposta tra "humanae litterae" e scienza giuridica.
Valla e il diritto: l’"Epistola contra Bartolum" e le "Elegantiae". Percorsi di ricerca e proposte interpretative
ROSSI, Giovanni
2008-01-01
Abstract
Il saggio mette a fuoco per la prima volta in modo compiuto l'atteggiamento di Lorenzo Valla verso il diritto, sia considerando la sua posizione (di grande rispetto, ma non scevro da critiche) verso i giureconsulti romani, sia il suo disprezzo verso i giuristi medievali, per il livello a suo parere infimo della scienza giuridica di diritto comune. Ciò si ricava analizzando per un verso le "Elegantiae", per un altro la "Epistola contra Bartolum", manifesto delle critiche feroci rivolte contro Bartolo da Sassoferrato, individuato come modello (negativo) di una intera scuola di pensiero. Da qui lo scontro duro tra Valla e i giuristi pavesi, che non accettarono tale atteggiamento irriverente, giudicandolo offensivo e fondato su critiche inconsistenti (l'uso di un latino rozzo ed imbarbarito, l'adozione della logica scolastica). Si tratta dell'atto di inizio della dicotomia non più ricomposta tra "humanae litterae" e scienza giuridica.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.