In questo intervento si narrano la storia e le sfortune del sacello rupestre di San Michele a Verona e delle sue pitture, dal momento in cui rinacque l’interesse per i ‘primitivi’, indagando lo stretto e intercambiabile nesso tra interesse critico e azioni di tutela. In particolare, sulla base di una documentazione inedita, si ricostruiscono gli interventi di restauro al sacello tra Otto e Novecento e, in parallelo, l’entusiasmo in sede critica per la scoperta della data 996 sul ciclo pittorico più antico, messo in evidenza dallo strappo di quello di epoca romanica, e poi, a partire da Venturi e da Toesca , il progressivo definirsi delle valutazioni storico-artistiche sulle pitture delle due fasi decorative.

"Ogni parete si vede pitturata". Storia e sfortuna del sacello di San Michele presso la chiesa dei Santi Nazaro e Celso a Verona

FRANCO, Tiziana
2008-01-01

Abstract

In questo intervento si narrano la storia e le sfortune del sacello rupestre di San Michele a Verona e delle sue pitture, dal momento in cui rinacque l’interesse per i ‘primitivi’, indagando lo stretto e intercambiabile nesso tra interesse critico e azioni di tutela. In particolare, sulla base di una documentazione inedita, si ricostruiscono gli interventi di restauro al sacello tra Otto e Novecento e, in parallelo, l’entusiasmo in sede critica per la scoperta della data 996 sul ciclo pittorico più antico, messo in evidenza dallo strappo di quello di epoca romanica, e poi, a partire da Venturi e da Toesca , il progressivo definirsi delle valutazioni storico-artistiche sulle pitture delle due fasi decorative.
2008
pittura; Medioevo; restauro; Verona
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11562/325720
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