Il contributo fornisce un’interpretazione ampia rispetto al possibile significato, meglio ai possibili significati, dell’espressione ‘comunicazione didattica’ e sulla base delle riflessioni elaborate e proposte, si interroga sui modi e sulle intenzioni rispetto alla eventuale ma auspicabile utilizzazione in sede scolastica del testo filmico. In sintesi nel saggio si dimostra come la visione filmica possa essere considerata nelle sue plurime valenze, come esperienza di rispecchiamento e formazione, come occasione di pensiero e riflessione, sia tra gli allievi, sia tra gli insegnanti (dimensione propriamente educativa) ed anche nelle sue valenze più specificamente legate all’insegnamento/apprendimento (dimensione didattica). A questo riguardo viene assegnata un’attenzione particolare ai codici linguistici del film, ai segni, ai simboli, alle metafore, al fine di far apprezzare la profondità del linguaggio cinematografico e del film quale forma comunicativa con sue proprie caratteristiche e spesso come espressione artistica, e di vederne nel contempo le potenzialità formative in rapporto con i contenuti e gli obiettivi del lavoro scolastico (il cinema e le diverse didattiche disciplinari; il film quale mediatore facilitante l’intedisciplinarità; il testo filmico quale supporto per lo sviluppo di temi formativi ed educativi trasversali, particolarmente rilevanti al giorno d’oggi: comunicazione interculturale, ambiente e sviluppo sostenibile, comprensione internazionale e pace, educazione alla cittadinanza attiva, ecc.) Accompagnano il saggio una filmografia e una bibliografia suddivise per temi ed argomenti.
Il film come testo e pretesto per pensare e realizzare la comunicazione didattica.
AGOSTI, Alberto
2008-01-01
Abstract
Il contributo fornisce un’interpretazione ampia rispetto al possibile significato, meglio ai possibili significati, dell’espressione ‘comunicazione didattica’ e sulla base delle riflessioni elaborate e proposte, si interroga sui modi e sulle intenzioni rispetto alla eventuale ma auspicabile utilizzazione in sede scolastica del testo filmico. In sintesi nel saggio si dimostra come la visione filmica possa essere considerata nelle sue plurime valenze, come esperienza di rispecchiamento e formazione, come occasione di pensiero e riflessione, sia tra gli allievi, sia tra gli insegnanti (dimensione propriamente educativa) ed anche nelle sue valenze più specificamente legate all’insegnamento/apprendimento (dimensione didattica). A questo riguardo viene assegnata un’attenzione particolare ai codici linguistici del film, ai segni, ai simboli, alle metafore, al fine di far apprezzare la profondità del linguaggio cinematografico e del film quale forma comunicativa con sue proprie caratteristiche e spesso come espressione artistica, e di vederne nel contempo le potenzialità formative in rapporto con i contenuti e gli obiettivi del lavoro scolastico (il cinema e le diverse didattiche disciplinari; il film quale mediatore facilitante l’intedisciplinarità; il testo filmico quale supporto per lo sviluppo di temi formativi ed educativi trasversali, particolarmente rilevanti al giorno d’oggi: comunicazione interculturale, ambiente e sviluppo sostenibile, comprensione internazionale e pace, educazione alla cittadinanza attiva, ecc.) Accompagnano il saggio una filmografia e una bibliografia suddivise per temi ed argomenti.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.