L'analisi della mortalità è un importante strumento di valutazione degli interventi per il controllo delle malattie, sia in relazione alle differenze di stile di vita delle popolazioni, alla esposizione a diversi rischi ambientali, agli interventi di prevenzione primaria e secondaria, alla modificazioni delle modalità di diagnosi e al miglioramento della terapia. Nella Regione dell'Umbria, gli studi di mortalità per le diverse cause, e in particolare per i tumori maligni, sono iniziati negli anni '80 e sono proseguiti con la istituzione del Registro Nominativo delle Cause di Morte (ReNCaM) che tuttora afferisce al Registro Tumori Umbro di Popolazione (RTUP). In questo lavoro si riporta uno studio geografico della mortalità per diverse cause in Umbria confrontando i dati che si riferiscono ai periodi 1994-1999 e 2000-2005. Per quanto riguarda la mortalità per le più importanti sedi di cancro, i confronti sono stati effettuati anche con i dati della indagine ad hoc effettuata in Umbria degli anni '80. Per ottenere stime del rischio relativo di mortalità più stabili, si sono considerati alcuni modelli epidemiologici con autocorrelazione spaziale. In questi modelli, la stima del rischio relativo di un comune non dipende solamente dai dati del comune in oggetto, ma anche dai dati dei comuni limitrofi. In questo modo si ottengono delle stime di rischio relativo per i singoli comuni che possono essere considerate come uno "smoothing" delle stime grezze. Per le mappe prodotte si è utilizzato il modello proposto da Besag, York e Mollie nel 1991 in quanto ampiamente considerato nella letteratura epidemiologica ed implementabile con software di pubblico dominio. In questo modello si assume che i casi osservati abbiano distribuzione Poisson con media che dipende, attraverso una funzione "link" (logaritmica nel nostro caso), dai casi attesi, da un effetto casuale spazialmente autocorrelato, ed eventualmente da alcune covariate.

La Geografia della mortalità in Umbria 1978-2005

MINOZZO, Marco;
2007-01-01

Abstract

L'analisi della mortalità è un importante strumento di valutazione degli interventi per il controllo delle malattie, sia in relazione alle differenze di stile di vita delle popolazioni, alla esposizione a diversi rischi ambientali, agli interventi di prevenzione primaria e secondaria, alla modificazioni delle modalità di diagnosi e al miglioramento della terapia. Nella Regione dell'Umbria, gli studi di mortalità per le diverse cause, e in particolare per i tumori maligni, sono iniziati negli anni '80 e sono proseguiti con la istituzione del Registro Nominativo delle Cause di Morte (ReNCaM) che tuttora afferisce al Registro Tumori Umbro di Popolazione (RTUP). In questo lavoro si riporta uno studio geografico della mortalità per diverse cause in Umbria confrontando i dati che si riferiscono ai periodi 1994-1999 e 2000-2005. Per quanto riguarda la mortalità per le più importanti sedi di cancro, i confronti sono stati effettuati anche con i dati della indagine ad hoc effettuata in Umbria degli anni '80. Per ottenere stime del rischio relativo di mortalità più stabili, si sono considerati alcuni modelli epidemiologici con autocorrelazione spaziale. In questi modelli, la stima del rischio relativo di un comune non dipende solamente dai dati del comune in oggetto, ma anche dai dati dei comuni limitrofi. In questo modo si ottengono delle stime di rischio relativo per i singoli comuni che possono essere considerate come uno "smoothing" delle stime grezze. Per le mappe prodotte si è utilizzato il modello proposto da Besag, York e Mollie nel 1991 in quanto ampiamente considerato nella letteratura epidemiologica ed implementabile con software di pubblico dominio. In questo modello si assume che i casi osservati abbiano distribuzione Poisson con media che dipende, attraverso una funzione "link" (logaritmica nel nostro caso), dai casi attesi, da un effetto casuale spazialmente autocorrelato, ed eventualmente da alcune covariate.
2007
Random effect; Spatial epidemiology; Standardized morbidity ratio; WinBUGS
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