Questo libro offre un approccio fondamentalmente nuovo all’economia monetaria. Infatti, a differenza della teoria tradizionale che si concentra sulle transazioni di mercato, quella qui presentata si concentra sul ruolo del credito nel facilitare e promuovere l’attività economica. Il ‘nuovo paradigma’ enfatizza la domanda e l’offerta di fondi da concedere a prestito, cercando di comprendere come le banche e le altre istituzioni esaminano l’informazione per valutare l’affidabilità e solvibilità di chi ottiene credito. Tale paradigma spiega i fattori che determinano le decisioni delle banche di offrire finanziamenti, e la loro capacità a farlo. Inoltre esplora le conseguenze delle interconnessioni di credito nell’economia, descrivendo le implicazioni del nuovo paradigma per gestire la politica economica e analizzando come i cambiamenti di struttura dell’economia – ad esempio quelli associati alla Nuova Economia - possono di fatto influire sull’efficacia della politica monetaria e quindi sulla stabilità economica. Il saggio identifica le circostanze che rendono, se presa isolatamente, la politica monetaria inefficace nel riportare l’economia alla condizione di pieno impiego, circostanze che risulteranno rilevanti, con tutta probabilità, anche in futuro. Nella prima parte viene sviluppata la teoria base, utilizzando un approccio di portafoglio per spiegare come le banche decidono quanto dare a prestito e come i cambiamenti delle regolamentazioni e delle circostanze economiche, dei bilanci delle banche e delle imprese e della percezione del rischio nell’economia influiscano sull’offerta creditizia; la seconda parte è invece dedicata alle implicazioni di politica economica. Il nuovo paradigma fornisce una guida di gran lunga più efficace per affrontare questioni che vanno dalla liberalizzazione dei mercati finanziari alla gestione della crisi dell’Est Asia.
Verso un nuovo paradigma dell'economia monetaria
MARIUTTI, Gianpaolo
2007-01-01
Abstract
Questo libro offre un approccio fondamentalmente nuovo all’economia monetaria. Infatti, a differenza della teoria tradizionale che si concentra sulle transazioni di mercato, quella qui presentata si concentra sul ruolo del credito nel facilitare e promuovere l’attività economica. Il ‘nuovo paradigma’ enfatizza la domanda e l’offerta di fondi da concedere a prestito, cercando di comprendere come le banche e le altre istituzioni esaminano l’informazione per valutare l’affidabilità e solvibilità di chi ottiene credito. Tale paradigma spiega i fattori che determinano le decisioni delle banche di offrire finanziamenti, e la loro capacità a farlo. Inoltre esplora le conseguenze delle interconnessioni di credito nell’economia, descrivendo le implicazioni del nuovo paradigma per gestire la politica economica e analizzando come i cambiamenti di struttura dell’economia – ad esempio quelli associati alla Nuova Economia - possono di fatto influire sull’efficacia della politica monetaria e quindi sulla stabilità economica. Il saggio identifica le circostanze che rendono, se presa isolatamente, la politica monetaria inefficace nel riportare l’economia alla condizione di pieno impiego, circostanze che risulteranno rilevanti, con tutta probabilità, anche in futuro. Nella prima parte viene sviluppata la teoria base, utilizzando un approccio di portafoglio per spiegare come le banche decidono quanto dare a prestito e come i cambiamenti delle regolamentazioni e delle circostanze economiche, dei bilanci delle banche e delle imprese e della percezione del rischio nell’economia influiscano sull’offerta creditizia; la seconda parte è invece dedicata alle implicazioni di politica economica. Il nuovo paradigma fornisce una guida di gran lunga più efficace per affrontare questioni che vanno dalla liberalizzazione dei mercati finanziari alla gestione della crisi dell’Est Asia.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.