Paoo Zacchia, protomedico dello Stato della Chiesa ad inizio Seicento, nelle sue «Quaestiones medico-legales» si occupa anche della tortura giudiziaria, nella quale il medico ha uno spazio di autonomia, per quanto ridotto, relativamente al giudizio medico sulla tollerabilità della tortura da parte del reus, a seconda della categoria di persone cui appartiene (donne, bambini, vecchi sono più esposti alle conseguenze negative permanenti della tortura e per loro devono essere ecluse le forme più gravi di tormento) e della specifica condizione fisica (sano o malato, forte o debole, etc.). Il medico Zacchia dimostra qui una ottima conoscenza delle dottrine giuridiche in proposito e si mette in totale sintonia con la logica del processo inquisitorio che mira al raggiungimento della confessione ad ogni costo.
Aspetti medico-legali della tortura giudiziaria nelle «Quaestiones» di Paolo Zacchia
ROSSI, Giovanni
2008-01-01
Abstract
Paoo Zacchia, protomedico dello Stato della Chiesa ad inizio Seicento, nelle sue «Quaestiones medico-legales» si occupa anche della tortura giudiziaria, nella quale il medico ha uno spazio di autonomia, per quanto ridotto, relativamente al giudizio medico sulla tollerabilità della tortura da parte del reus, a seconda della categoria di persone cui appartiene (donne, bambini, vecchi sono più esposti alle conseguenze negative permanenti della tortura e per loro devono essere ecluse le forme più gravi di tormento) e della specifica condizione fisica (sano o malato, forte o debole, etc.). Il medico Zacchia dimostra qui una ottima conoscenza delle dottrine giuridiche in proposito e si mette in totale sintonia con la logica del processo inquisitorio che mira al raggiungimento della confessione ad ogni costo.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.