Il ‘giardino delle crociere’ nel feudo di Conscente è un altro originale caposaldo nella rete delle presenze a scala territoriale della famiglia Costa che amava impreziosire le proprie residenze non solo con numerosi dipinti, statue e marmi antichi ma anche con ampi ed eleganti luoghi di delizie. Il giardino, sviluppato appieno tra il 1597 e il 1621, è ampiamente documentato attraverso numerose carte d’archivio (Albenga, Fondo Costa-Del Carretto) che contengono una lunga serie di ragguagli tecnici finalizzati all’ottenimento di un luogo ameno e ricco di fiori attraverso scavi, livellamenti, canalizzazioni, recinzioni e molte altre opere d’ingegneria idraulica e d’architettura, solitamente relegate al silenzio. Tali iniziative, finalizzate a predisporre la metamorfosi del confuso quadro naturale in ordinata, organizzata griglia giardiniera, tengono anche conto delle impressioni indotte dai testi di Pietro de’ Crescenzi e di Francesco Colonna. Il ‘giardino delle Crociere’ s’inserisce in modo organico nel contesto urbanistico di Conscente, una prova del potere di Ottavio, Pier Francesco seniore e Alessandro Costa riconducibile ad una condizione di ‘neo-feudalità’ prossima a quella evocata da Federico Zeri per Caprarola, emblema del potere farnesiano. Lo spazio del giardino, che prende a modello quello del chiostro di Santa Maria degli Angeli a Roma, si pone idealmente a fianco della Santa Caterina del giovane Guido Reni, individuata da Patrick Matthiesen e Stephen Pepper, e alla copia antica da Caravaggio del San Giovanni Battista, ora presso il locale Museo diocesano.

Una presenza romana nella Liguria occidentale tra XVI e XVII secolo: il 'sacro e vago' giardino delle Crociere

LEONARDI, Andrea
2004-01-01

Abstract

Il ‘giardino delle crociere’ nel feudo di Conscente è un altro originale caposaldo nella rete delle presenze a scala territoriale della famiglia Costa che amava impreziosire le proprie residenze non solo con numerosi dipinti, statue e marmi antichi ma anche con ampi ed eleganti luoghi di delizie. Il giardino, sviluppato appieno tra il 1597 e il 1621, è ampiamente documentato attraverso numerose carte d’archivio (Albenga, Fondo Costa-Del Carretto) che contengono una lunga serie di ragguagli tecnici finalizzati all’ottenimento di un luogo ameno e ricco di fiori attraverso scavi, livellamenti, canalizzazioni, recinzioni e molte altre opere d’ingegneria idraulica e d’architettura, solitamente relegate al silenzio. Tali iniziative, finalizzate a predisporre la metamorfosi del confuso quadro naturale in ordinata, organizzata griglia giardiniera, tengono anche conto delle impressioni indotte dai testi di Pietro de’ Crescenzi e di Francesco Colonna. Il ‘giardino delle Crociere’ s’inserisce in modo organico nel contesto urbanistico di Conscente, una prova del potere di Ottavio, Pier Francesco seniore e Alessandro Costa riconducibile ad una condizione di ‘neo-feudalità’ prossima a quella evocata da Federico Zeri per Caprarola, emblema del potere farnesiano. Lo spazio del giardino, che prende a modello quello del chiostro di Santa Maria degli Angeli a Roma, si pone idealmente a fianco della Santa Caterina del giovane Guido Reni, individuata da Patrick Matthiesen e Stephen Pepper, e alla copia antica da Caravaggio del San Giovanni Battista, ora presso il locale Museo diocesano.
2004
architettura dei giardini; committenza Costa; Liguria
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11562/321207
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