Di Antonio Vassillacchi detto l’Aliense, pittore di origine greca, formatosi a Venezia presso le botteghe di Veronese e di Tintoretto, si segnala per la prima volta in sede scientifica il telero del Bacio di Giuda di collezione privata. Se ne identifica l’originaria appartenenza al vasto ciclo pittorico della distrutta chiesa della Santa Croce di Belluno, considerato nel suo assieme. Negli anni Ottanta del Cinquecento concorsero alla sua composizione i maggiori artisti del momento sulla scena veneziana, come ci testimonia nel 1607 in sede locale Girolamo Piloni, e poi nel 1648 Carlo Ridolfi parlando dei pittori dello Stato. Tra essi figurano Palma il Giovane, Carletto Caliari, Domenico Tintoretto, Andrea Vicentino, e dunque l’Aliense con tre opere su un totale di dieci. Solo la sua Orazione nell’orto manca ora all’appello, mentre le altre opere, demanializzate nel 1812 in seguito alle soppressioni napoleoniche, sono assegnate dalle Gallerie dell’Accademia di Venezia a varie sedi. In aggiunta a tale ciclo figurava già dal 1583 circa la tela di Paolo Veronese raffigurante L’ultima comunione e martirio di santa Lucia acquisita nel 1984 dalla National Gallery of Art di Washington. Il ritrovamento del telero mancante dell’Aliense raffigurante Il bacio di Giuda, in riferimento al vasto ciclo di originaria appartenenza, segnala ancora una volta la volontà d’esportazione dei modelli di Venezia nel suo territorio, non solo con la proliferazione delle singole occasionali pale d’altare rispondenti al gusto post-tridentino, ma anche con più articolati cicli pittorici, caratterizzati da una coinvolgente regia scenica sperimentata nelle scuole e negli oratori della capitale. È da sottolineare come il ciclo bellunese figurasse in una chiesa cittadina presso la quale il vescovo Giovanni Battista Valier, di aristocratica famiglia veneziana, aveva istituito la Scuola della Dottrina Cristiana secondo aggiornate linee pastorali tridentine, che nel 1584 vengono riconosciute e lodate dal visitatore apostolico Cesare de Nores.

Tra Venezia e Belluno: il Bacio di Giuda dell'Aliense per la chiesa di Santa Croce "impastà del furor di Tintoretto"

FOSSALUZZA, Giorgio
2008-01-01

Abstract

Di Antonio Vassillacchi detto l’Aliense, pittore di origine greca, formatosi a Venezia presso le botteghe di Veronese e di Tintoretto, si segnala per la prima volta in sede scientifica il telero del Bacio di Giuda di collezione privata. Se ne identifica l’originaria appartenenza al vasto ciclo pittorico della distrutta chiesa della Santa Croce di Belluno, considerato nel suo assieme. Negli anni Ottanta del Cinquecento concorsero alla sua composizione i maggiori artisti del momento sulla scena veneziana, come ci testimonia nel 1607 in sede locale Girolamo Piloni, e poi nel 1648 Carlo Ridolfi parlando dei pittori dello Stato. Tra essi figurano Palma il Giovane, Carletto Caliari, Domenico Tintoretto, Andrea Vicentino, e dunque l’Aliense con tre opere su un totale di dieci. Solo la sua Orazione nell’orto manca ora all’appello, mentre le altre opere, demanializzate nel 1812 in seguito alle soppressioni napoleoniche, sono assegnate dalle Gallerie dell’Accademia di Venezia a varie sedi. In aggiunta a tale ciclo figurava già dal 1583 circa la tela di Paolo Veronese raffigurante L’ultima comunione e martirio di santa Lucia acquisita nel 1984 dalla National Gallery of Art di Washington. Il ritrovamento del telero mancante dell’Aliense raffigurante Il bacio di Giuda, in riferimento al vasto ciclo di originaria appartenenza, segnala ancora una volta la volontà d’esportazione dei modelli di Venezia nel suo territorio, non solo con la proliferazione delle singole occasionali pale d’altare rispondenti al gusto post-tridentino, ma anche con più articolati cicli pittorici, caratterizzati da una coinvolgente regia scenica sperimentata nelle scuole e negli oratori della capitale. È da sottolineare come il ciclo bellunese figurasse in una chiesa cittadina presso la quale il vescovo Giovanni Battista Valier, di aristocratica famiglia veneziana, aveva istituito la Scuola della Dottrina Cristiana secondo aggiornate linee pastorali tridentine, che nel 1584 vengono riconosciute e lodate dal visitatore apostolico Cesare de Nores.
2008
9788871155562
Antonio Vassillacchi detto l’Aliense, Palma il Giovane, Carletto Caliari, Domenico Tintoretto, Andrea Vicentino, Paolo Veronese, Jacopo Tintoretto, Giovanni Battista Valier, Cesare de Nores, Giovan Mario Verdizzotti, Belluno
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