Il contributo indaga sulle forme di tutela e di controllo della materia testamentaria messe in atto dalle autorità pubbliche e regolamentate dagli statuti cittadini. Oltre a tali pratiche (presenza di numerosi testimoni all'atto testamentario e obbligo di più sottoscrizioni notarili) si aggiunsero progressivamente nelle città bassomedievali forme di registrazione degli atti da parte delle autorità pubbliche. Ne danno testimonianza, a Verona, un provvedimento del governo scaligero del 1351 (di cui si fornisce l'edizione in appendice) e l'avvio dell'Ufficio del registro da parte delle autorità veneziane a partire dal 1408.
Titolo: | Volentes falsitatibus obviare ac lites removere occasione testamentorum: forme di tutela e pratiche di registrazione degli atti di ultime volontà. Il caso veronese |
Autori: | |
Data di pubblicazione: | 2007 |
Abstract: | Il contributo indaga sulle forme di tutela e di controllo della materia testamentaria messe in atto dalle autorità pubbliche e regolamentate dagli statuti cittadini. Oltre a tali pratiche (presenza di numerosi testimoni all'atto testamentario e obbligo di più sottoscrizioni notarili) si aggiunsero progressivamente nelle città bassomedievali forme di registrazione degli atti da parte delle autorità pubbliche. Ne danno testimonianza, a Verona, un provvedimento del governo scaligero del 1351 (di cui si fornisce l'edizione in appendice) e l'avvio dell'Ufficio del registro da parte delle autorità veneziane a partire dal 1408. |
Handle: | http://hdl.handle.net/11562/318726 |
ISBN: | 9788889844205 |
Appare nelle tipologie: | 02.01 Contributo in volume (Capitolo o Saggio) |