L’ultima delle tragedie composte da Sofocle gode di una fortuna letteraria di gran lunga inferiore rispetto a titoli più noti, quali Edipo re e Antigone; ma l’Edipo a Colono (il ‘secondo Edipo’ del titolo) costituisce in realtà un pre-testo per non poche riscritture moderne e contemporanee. La domanda alla quale la ricerca qui condotta intende rispondere è la seguente: come muore Edipo? Come si conclude nelle pur numerose ‘variazioni sul mito’ (da Omero e dalla tragedia di quinto secolo a.C., alle Vite medievali, al teatro francese pre e post-rivoluzionario, fino alle riprese cinematografiche e alla poesia contemporanea) la millenaria storia terrena di un personaggio sospeso tra il mito e la letteratura? Si viene così a scoprire che l’Edipo di Colono veste di volta in volta panni diversi, intrecciando la sua storia alla storia letteraria – ma non solo – delle epoche che ripenseranno e riscriveranno il suo mito, andando anche fatalmente incontro, a più riprese, a un’interpretazione naturaliter christiana con la quale, giocoforza, la filologia ha dovuto fare i conti.
Una serata a Colono. Fortuna del secondo Edipo
RODIGHIERO, Andrea
2007-01-01
Abstract
L’ultima delle tragedie composte da Sofocle gode di una fortuna letteraria di gran lunga inferiore rispetto a titoli più noti, quali Edipo re e Antigone; ma l’Edipo a Colono (il ‘secondo Edipo’ del titolo) costituisce in realtà un pre-testo per non poche riscritture moderne e contemporanee. La domanda alla quale la ricerca qui condotta intende rispondere è la seguente: come muore Edipo? Come si conclude nelle pur numerose ‘variazioni sul mito’ (da Omero e dalla tragedia di quinto secolo a.C., alle Vite medievali, al teatro francese pre e post-rivoluzionario, fino alle riprese cinematografiche e alla poesia contemporanea) la millenaria storia terrena di un personaggio sospeso tra il mito e la letteratura? Si viene così a scoprire che l’Edipo di Colono veste di volta in volta panni diversi, intrecciando la sua storia alla storia letteraria – ma non solo – delle epoche che ripenseranno e riscriveranno il suo mito, andando anche fatalmente incontro, a più riprese, a un’interpretazione naturaliter christiana con la quale, giocoforza, la filologia ha dovuto fare i conti.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.