Antisemitismo, A.V.E., Roma 1945, è il primo testo pubblicato da Zolli dopo l’adesione al cristianesimo; il primo dopo sette anni di forzata inattività editoriale (l’ultimo era stato Il Nazareno, 1938). Nell’edizione originaria, la data riportata in calce alla Prefazione scritta dall’Autore (23 luglio 1945) e la data dell’IMPRIMATUR (Datum e Civ. Vat., die 1ª Septembris 1945), fanno supporre, considerando sia la data del battesimo (13 febbraio 1945) sia la ricchezza di rimandi a episodi di antisemitismo presenti nel testo, che Zolli avesse messo mano alla stesura dell’opera molto tempo prima della propria adesione al cristianesimo, in particolare durante i mesi dell’occupazione nazista. Infatti è alquanto singolare notare come i testi autobiografici e, per così dire, apologetici della propria scelta di diventare cristiano (Christus, 1946; Before the Dawn, 1954; ed. ital. Prima dell’Alba, a cura di A. Latorre, San Paolo, Milano 2004), siano successivi a quest’opera di analisi storica e storico-religiosa relativa all’origine e allo sviluppo dell’antisemitismo. Con ogni probabilità il Nostro lavorò a quest'opera sull'antisemitismo durante i mesi dell’occupazione nazista di Roma. Tale ipotesi spiegherebbe la totale e assoluta mancanza di riferimenti espliciti ai campi di sterminio. Infatti, benché circolassero già durante la guerra informazioni relative agli orrori perpetrati dai nazisti nei lager, le prime notizie certe, in particolare riguardo alle cifre agghiaccianti, i resoconti e le testimonianze delle atrocità commesse, si ebbero solo a partire dal 27 gennaio 1945 giorno in cui le avanguardie dell’Armata Rossa entrarono ad Auschwitz (giornata in cui in tutto il mondo si celebra la Giornata della Memoria), e dall’11 aprile 1945 quando gli Alleati liberarono il campo di Buchenwald nel quale i nazisti avevano trasportato, battendo in ritirata, gli internati di Auschwitz. Nei giorni immediatamente successivi alla liberazione di Buchenwald gli Alleati obbligarono i civili tedeschi della vicina Weimar a visitare il campo affinché potessero rendersi conto con i propri occhi delle mostruosità lì avvenute. L'opera di Zolli riveste perciò un duplice interesse, in quanto egli è l'ultimo autore a scrivere di antisemitismo prima che il mondo scopra l'orrore della Shoah ed è altresì il primo studioso ad analizzare l'origine dell'antisemitismo su base storico-religiosa.

Antisemitismo

LATORRE, Alberto
2005-01-01

Abstract

Antisemitismo, A.V.E., Roma 1945, è il primo testo pubblicato da Zolli dopo l’adesione al cristianesimo; il primo dopo sette anni di forzata inattività editoriale (l’ultimo era stato Il Nazareno, 1938). Nell’edizione originaria, la data riportata in calce alla Prefazione scritta dall’Autore (23 luglio 1945) e la data dell’IMPRIMATUR (Datum e Civ. Vat., die 1ª Septembris 1945), fanno supporre, considerando sia la data del battesimo (13 febbraio 1945) sia la ricchezza di rimandi a episodi di antisemitismo presenti nel testo, che Zolli avesse messo mano alla stesura dell’opera molto tempo prima della propria adesione al cristianesimo, in particolare durante i mesi dell’occupazione nazista. Infatti è alquanto singolare notare come i testi autobiografici e, per così dire, apologetici della propria scelta di diventare cristiano (Christus, 1946; Before the Dawn, 1954; ed. ital. Prima dell’Alba, a cura di A. Latorre, San Paolo, Milano 2004), siano successivi a quest’opera di analisi storica e storico-religiosa relativa all’origine e allo sviluppo dell’antisemitismo. Con ogni probabilità il Nostro lavorò a quest'opera sull'antisemitismo durante i mesi dell’occupazione nazista di Roma. Tale ipotesi spiegherebbe la totale e assoluta mancanza di riferimenti espliciti ai campi di sterminio. Infatti, benché circolassero già durante la guerra informazioni relative agli orrori perpetrati dai nazisti nei lager, le prime notizie certe, in particolare riguardo alle cifre agghiaccianti, i resoconti e le testimonianze delle atrocità commesse, si ebbero solo a partire dal 27 gennaio 1945 giorno in cui le avanguardie dell’Armata Rossa entrarono ad Auschwitz (giornata in cui in tutto il mondo si celebra la Giornata della Memoria), e dall’11 aprile 1945 quando gli Alleati liberarono il campo di Buchenwald nel quale i nazisti avevano trasportato, battendo in ritirata, gli internati di Auschwitz. Nei giorni immediatamente successivi alla liberazione di Buchenwald gli Alleati obbligarono i civili tedeschi della vicina Weimar a visitare il campo affinché potessero rendersi conto con i propri occhi delle mostruosità lì avvenute. L'opera di Zolli riveste perciò un duplice interesse, in quanto egli è l'ultimo autore a scrivere di antisemitismo prima che il mondo scopra l'orrore della Shoah ed è altresì il primo studioso ad analizzare l'origine dell'antisemitismo su base storico-religiosa.
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