Negli ultimi decenni le nostre società hanno assistito a profondi cambiamenti, tra i più significativi possiamo ricordare: la fine della contrapposizione ideologica tra est ed ovest; la rapida mobilità dei capitali a livello mondiale; la precarizzazione del lavoro e la riduzione del potere d’acquisto dei salari; l’aumento delle diseguaglianze di reddito dovute anche allo sviluppo delle rendite finanziarie; il massiccio afflusso di immigrati nelle economie più sviluppate. Tutte queste grandi trasformazioni sembrano connettersi ad alcuni fenomeni che sono tipici dei nostri giorni, come, ad esempio: il ritiro dei cittadini dalla vita pubblica, il senso “cronico” di insicurezza, il desiderio di ritornare a forme di appartenenza pre-moderne, incentrate sull’identificazione con dimensioni locali e/o ascrittive (la città, la regione, la comune lingua o religione ecc.). Il testo, rivolto agli studenti universitari, agli operatori sociali, ai politici e a tutti coloro che sono interessati ad approfondire il significato e le dinamiche dei processi d’inclusione/esclusione sociale, indaga da un punto di vista sociologico il rapporto esistente tra questi importanti mutamenti e le capacità delle nostre società di assicurare alle popolazioni una soddisfacente inclusione sociale. Ed è proprio nella modernità che l’inclusione sociale diventa un problema diffuso, una questione che riguarda tutti, non soltanto quelli che non possono esercitare alcuni diritti di cittadinanza (come gli immigrati), ma anche coloro che, pur avendo tale status, si trovano ora esposti alla povertà, alla precarietà la-vorativa, alla riduzione degli interventi di Welfare, alle conseguenze legate all’impoverimento delle solidarietà comunitarie.

Modernità e inclusione sociale

CECCHI, Sergio
2007-01-01

Abstract

Negli ultimi decenni le nostre società hanno assistito a profondi cambiamenti, tra i più significativi possiamo ricordare: la fine della contrapposizione ideologica tra est ed ovest; la rapida mobilità dei capitali a livello mondiale; la precarizzazione del lavoro e la riduzione del potere d’acquisto dei salari; l’aumento delle diseguaglianze di reddito dovute anche allo sviluppo delle rendite finanziarie; il massiccio afflusso di immigrati nelle economie più sviluppate. Tutte queste grandi trasformazioni sembrano connettersi ad alcuni fenomeni che sono tipici dei nostri giorni, come, ad esempio: il ritiro dei cittadini dalla vita pubblica, il senso “cronico” di insicurezza, il desiderio di ritornare a forme di appartenenza pre-moderne, incentrate sull’identificazione con dimensioni locali e/o ascrittive (la città, la regione, la comune lingua o religione ecc.). Il testo, rivolto agli studenti universitari, agli operatori sociali, ai politici e a tutti coloro che sono interessati ad approfondire il significato e le dinamiche dei processi d’inclusione/esclusione sociale, indaga da un punto di vista sociologico il rapporto esistente tra questi importanti mutamenti e le capacità delle nostre società di assicurare alle popolazioni una soddisfacente inclusione sociale. Ed è proprio nella modernità che l’inclusione sociale diventa un problema diffuso, una questione che riguarda tutti, non soltanto quelli che non possono esercitare alcuni diritti di cittadinanza (come gli immigrati), ma anche coloro che, pur avendo tale status, si trovano ora esposti alla povertà, alla precarietà la-vorativa, alla riduzione degli interventi di Welfare, alle conseguenze legate all’impoverimento delle solidarietà comunitarie.
2007
9788813282080
Inclusione sociale; politiche sociali; diseguaglianza
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