Gli studi di storia assistenziale mostrano una predominante tendenza ad indagare le politiche sociali delle città di rilievo, con particolare riguardo a quelle collocate nel centro – nord della penisola italiana. Di contro, poco sappiamo dei sistemi assistenziali che si svilupparono nei centri urbani minori e nelle aree rurali. L’intento di questa ricerca è quello di offrire un affresco di un sistema assistenziale periferico nel suo complesso, quale quello del territorio del principato vescovile di Trento. Anziché sottolineare i ritardi dello sviluppo del settore assistenziale delle città minori e delle aree rurali, si è cercato di analizzarne le caratteristiche, di capire se e come in queste zone si riuscisse a rispondere alle molteplici esigenze di ordine sociale, caritativo e sanitario; di esaminare l’attività caritativa e le cure sanitarie praticate dalle strutture assistenziali; di ricostruire i dispositivi assistenziali che si svilupparono in quei villaggi, che contavano poche centinaia di abitanti, dove non esisteva alcun ospedale. Si propone inoltre di verificare se la cultura caritativa della prima età moderna, che aveva nella selezione degli indigenti e nella cultura della famiglia i suoi principi cardini, filtrasse nelle ‘periferie’ plasmandone le politiche sociali.
Le risorse dei poveri: carità e tutela della salute nel principato vescovile di Trento in età moderna
GARBELLOTTI, Marina
2006-01-01
Abstract
Gli studi di storia assistenziale mostrano una predominante tendenza ad indagare le politiche sociali delle città di rilievo, con particolare riguardo a quelle collocate nel centro – nord della penisola italiana. Di contro, poco sappiamo dei sistemi assistenziali che si svilupparono nei centri urbani minori e nelle aree rurali. L’intento di questa ricerca è quello di offrire un affresco di un sistema assistenziale periferico nel suo complesso, quale quello del territorio del principato vescovile di Trento. Anziché sottolineare i ritardi dello sviluppo del settore assistenziale delle città minori e delle aree rurali, si è cercato di analizzarne le caratteristiche, di capire se e come in queste zone si riuscisse a rispondere alle molteplici esigenze di ordine sociale, caritativo e sanitario; di esaminare l’attività caritativa e le cure sanitarie praticate dalle strutture assistenziali; di ricostruire i dispositivi assistenziali che si svilupparono in quei villaggi, che contavano poche centinaia di abitanti, dove non esisteva alcun ospedale. Si propone inoltre di verificare se la cultura caritativa della prima età moderna, che aveva nella selezione degli indigenti e nella cultura della famiglia i suoi principi cardini, filtrasse nelle ‘periferie’ plasmandone le politiche sociali.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.